Mobilitazione contro il ddl sicurezza: centinaia in aula a denunciare il “decreto Ungheria”

Centinaia di persone si sono riunite per contestare il ddl sicurezza, considerato liberticida, con la partecipazione di politici e figure culturali che chiedono la difesa dei diritti civili e della libertà di espressione.
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Mobilitazione contro il ddl sicurezza: centinaia in aula a denunciare il "decreto Ungheria" - Gaeta.it

In una manifestazione di forte dissenso, centinaia di persone si sono riunite nell’Aula Magna di Lettere e Filosofia per esprimere la loro contrarietà al ddl sicurezza, un provvedimento del governo che ha suscitato ampie polemiche. Tra i presenti, rappresentanti di movimenti sociali, cittadini e personalità del panorama politico e culturale. Questa assemblea ha visto la partecipazione di figure di spicco come Luigi Manconi, il fumettista Zerocalcare, e Ilaria Cucchi, senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra, con collegamenti da diverse località.

Il ddl sicurezza e le preoccupazioni sollevate

Il ddl sicurezza viene definito da molti come una norma liberticida. A contestarne la natura è stata principalmente la senatrice Ilaria Cucchi, che ha messo in evidenza le parole del sottosegretario Delmastro, il quale ha dichiarato un’assurda “intima gioia” nell’affermare di voler ridurre alcuni diritti fondamentali. Secondo Cucchi, il provvedimento colpisce non solo i diritti dei detenuti, ma anche il diritto di manifestare liberamente le proprie opinioni. Il contenuto del ddl è visto come un attacco diretto alla libertà di espressione, un tema che sta generando discussioni animate e richieste di maggiore attenzione da parte dell’opinione pubblica.

Il timore è che questo tipo di provvedimenti possa portare a un clima di repressione, rendendo sempre più difficili le forme di dissenso. La senatrice ha sollecitato un’azione collettiva per far sentire la voce di chi si oppone a questa deriva, sottolineando come sia fondamentale preservare il diritto di pensare e agire liberamente, specialmente quando le idee espresse sono considerate scomode. Il dibattito ha toccato anche il tema della vita e della dignità umana, facendo emergere la paura che chi non rientra nei parametri stabiliti dal governo possa essere messo in un angolo, privato di diritti fondamentali.

Partecipazione e sostegno da diverse figure pubbliche

L’assemblea ha visto la partecipazione di diversi politici come Michele De Palma, segretario generale FIOM CGIL, e Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana. La loro presenza ha stabilito una rete di supporto tra le varie formazioni politiche, unite nella critica al ddl sicurezza. La vicesindaca di Bologna, Emily Clancy, ha anch’essa sottolineato l’importanza di una mobilitazione attiva contro le norme ritenute dannose per la democrazia. La presenza di questi esponenti della società civile ha stimolato un confronto aperto e diretto, dando voce a una pluralità di opinioni.

Personaggi come Zerocalcare hanno portato anche un elemento di cultura popolare nella discussione, dimostrando come l’arte possa fungere da potente strumento di protesta. La loro testimonianza ha reso la manifestazione accessibile a un pubblico più vasto, sviluppando un linguaggio che va oltre la politica tradizionale per affrontare temi di rilevanza sociale. Coinvolgere differenti fasce della popolazione è stato un elemento chiave per il successo dell’incontro e per la necessità di un cambiamento.

La mobilitazione continua

In questo clima di crescente preoccupazione, la mobilitazione contro il ddl sicurezza non si limita a questa assemblea. È prevista una serie di eventi e manifestazioni in diverse città, con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione su un tema che tocca il cuore dei diritti civili. Le questioni legate alla libertà di espressione e al diritto di manifestare stanno diventando centrali nel dibattito pubblico, con un numero sempre maggiore di cittadini pronti a scendere in piazza per sostenere le proprie idee.

Questo movimento si propone non solo di sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche di creare una rete di solidarietà tra diverse realtà sociali, politiche e culturali. La battaglia contro il ddl sicurezza è vista come parte di una lotta più ampia per la difesa dei valori democratici e fondamentali della società. Le assemblee, come quella di oggi, servono a rafforzare un’idea di comunità e a ribadire che i diritti di tutti devono essere rispettati e tutelati.

Ultimo aggiornamento il 16 Novembre 2024 da Armando Proietti

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