A Latina, un’importante mobilitazione si prepara a svolgersi il prossimo lunedì 28 ottobre, alle ore 9:00, in piazza della Libertà. Questo evento rappresenta un’opportunità cruciale per i pensionati di far sentire le proprie istanze, in un contesto nazionale che coinvolge tutte le principali piazze dei capoluoghi di provincia del Lazio. Le categorie dei pensionati di SPI CGIL e UILP UIL scenderanno in piazza per discutere e rivendicare temi fondamentali come pensioni, sanità, fisco e l’emergente problema della non autosufficienza.
Le problematiche al centro della mobilitazione
Il sit-in nasce dalla volontà di portare alla luce le difficoltà quotidiane che i pensionati affrontano. Le segreterie della SPI CGIL e della UILP UIL sottolineano l’importanza di affrontare la reale condizione materiale di vita delle persone, con una particolare attenzione al potere d’acquisto dei pensionati e delle loro famiglie. Un aspetto cruciale è rappresentato dalla stabilità delle pensioni, che deve essere vista come un diritto fondamentale per garantire dignità e qualità della vita.
Beatrice Moretti, segretaria generale dello SPI CGIL per Frosinone e Latina, assieme ai segretari provinciali di UILP UIL, Carlo Pezzoli e Federica Santipo, evidenziano come le misure adottate finora non siano sufficienti. Chiedono una riforma del sistema previdenziale, necessaria non solo per le generazioni attuali ma anche per quelle future. La loro richiesta si estende oltre il semplice adeguamento delle pensioni, toccando anche il tema dell’accesso alla sanità pubblica senza dover affrontare costi aggiuntivi.
La lotta per il diritto alla salute e all’assistenza
Uno dei punti salienti della mobilitazione riguarda il diritto alla salute e all’assistenza. Gli organizzatori pongono l’accento sulla crescente incidenza di malattie croniche e fragilità tra la popolazione anziana, sottolineando la necessità di risposte adeguate e universali. Il diritto alla non autosufficienza deve essere garantito a tutti, in un contesto nel quale molte persone si trovano a lottare per ottenere le cure necessarie.
Le rivendicazioni spaziano da una sanità pubblica accessibile a tutti a una maggiore equità fiscale, poiché i pensionati non possono essere considerate le sole categorie che sostengono il peso del sistema fiscale. È necessario un intervento significativo per contrastare l’evasione fiscale e per garantire che tutti contribuiscano in base alle proprie capacità economiche, piuttosto che avvalersi di misure come la flat tax che potrebbe continuare a favorire i più abbienti.
Un fronte unito contro le politiche governative
Il sit-in non è solo un evento locale, ma un’iniziativa che si inserisce in un contesto più ampio, mirato a rivendicare i diritti e la dignità dei pensionati a livello nazionale. Le organizzazioni sindacali, rappresentanti dei pensionati della CGIL e della UIL, si troveranno unite per far sentire la propria voce contro le scelte politiche del governo, che viene percepito come conservatore e poco attento alle esigenze di diversità e pluralità.
Il messaggio è chiaro: l’obiettivo è quello di far crescere l’intero Paese, non solo la condizione di una categoria. L’auspicio è quello di creare un dialogo costruttivo con le istituzioni, indirizzando l’attenzione sulle necessità reali dei pensionati e su come queste influenzino l’intera società. Il sindacato si presenta quindi come un attore proattivo, non solo nella denuncia delle disuguaglianze ma anche nella proposta di soluzioni concrete che possano migliorare la vita di tutti.
La mobilitazione di lunedì non sarà solo un atto simbolico, ma un passo essenziale per riportare al centro dell’agenda politica il tema della dignità dei pensionati e l’importanza di un sistema previdenziale equo e sostenibile.
Ultimo aggiornamento il 26 Ottobre 2024 da Sara Gatti