La recente morte di Margaret Spada, una giovane di 22 anni, ha sollevato interrogativi e preoccupazioni attorno alle pratiche di sicurezza in ambito medico. Spada è deceduta pochi giorni dopo aver subito un’anestesia locale per un intervento di rinofiller, portando all’apertura di un’inchiesta che coinvolge i medici Marco Antonio Procopio e suo padre Marco Procopio. L’avvocato difensore ha dichiarato che i suoi assistiti avrebbero operato seguendo i protocolli stabiliti e ha espresso solidarietà alla famiglia della giovane.
La situazione dei medici coinvolti
Domenico Oropallo, avvocato di Marco Antonio Procopio, ha descritto il forte impatto emotivo che la tragedia ha avuto sulle famiglie coinvolte. Ha sottolineato che entrambi i medici non stanno solo affrontando un’indagine, ma un momento di grande dolore personale. “Non ci sono due squadre qui”, ha affermato Oropallo, “ma due famiglie devastate”. Il legale si è detto vicino alla famiglia di Spada e ha fatto appello alla calma, sottolineando l’importanza di chiarire l’esatta dinamica dei fatti prima di formulare conclusioni.
Il 4 novembre, giorno dell’intervento previsto, Margaret Spada ha mostrato segni di malore immediatamente dopo aver ricevuto l’anestesia. Soccorsa, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Sant’Eugenio, dove è deceduta tre giorni dopo. Le indagini attuali ipotizzano l’omicidio colposo in relazione alla condotta dei medici, ma il legale ribadisce che il protocollo è stato rispettato.
Dettagli sul protocollo seguito durante l’intervento
L’avvocato Oropallo ha evidenziato i tre passaggi cruciali che devono essere considerati: la fase preparatoria, la fase operatoria e la fase rianimatoria. Ha spiegato che l’intervento di rinofiller, previsto in ambito ambulatoriale, si è fermato alla somministrazione dell’anestesia a causa delle complicanze manifestate dalla paziente. “Non ci sono stati ulteriori svolgimenti operativi”, ha affermato, “è fondamentale concentrare le indagini su ciò che è accaduto dopo l’anestesia”.
L’attenzione dell’indagine si sta spostando su vari dettagli, dall’accertamento delle allergie di Margaret Spada, che potrebbero avere inciso sulla sua reazione all’anestesia, fino alle autorizzazioni dell’ambulatorio in cui doveva avvenire l’intervento. Oropallo ha difeso le credenziali dello studio medico, indicando che era dotato delle autorizzazioni necessarie e che un’ispezione dei Nas era stata recentemente effettuata senza scovare irregolarità.
Autopsia e indagini in corso
Per il caso di Margaret Spada è stata disposta un’autopsia, i cui risultati saranno cruciali per fare chiarezza sulla causa del decesso. Le indagini si concentreranno su punti cruciali, come la verifica se i medici abbiano richiesto informazioni complete sulla salute della paziente, inclusi eventuali allergie, e se abbiano seguito tutte le procedure di sicurezza richieste per questo tipo di intervento.
Il legale rivela che la cartella clinica di Spada, al momento non rinvenuta, non dovrebbe influire significativamente sulle indagini poiché, come da prassi, la documentazione viene solitamente completata solo a conclusione della procedura. Tuttavia, ha confermato che la giovane aveva portato gli esami richiesti dallo studio, tra cui emocromo ed elettrocardiogramma.
La situazione rimane in evoluzione, e ulteriori dettagli emergeranno man mano che le indagini proseguono. È un momento di grande apprensione e attesa per le famiglie coinvolte e per una comunità che si interroga sulla sicurezza e le pratiche nei trattamenti estetici.
Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Marco Mintillo