La città di Napoli si prepara a diventare il fulcro della discussione sul trasporto marittimo con l’arrivo dello Shipday 2024. Questo evento rappresenta una piattaforma unica per riflettere sul futuro della flotta italiana e sull’importanza del comparto marittimo, cruciale per l’economia nazionale. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, rappresentato dal Ministro Adolfo Urso, ha messo in risalto il contributo dell’Italia nel commercio globale, evidenziando il ruolo fondamentale delle imprese marittime nel sostenere l’industria nazionale.
Il ruolo strategico dell’Italia nel commercio globale
L’Italia si conferma un attore indispensabile nel commercio globale, contribuendo con la sua rete di trasporti marittimi al 60% degli interscambi commerciali. Questi numeri non solo sottolineano la centralità del settore, ma evidenziano anche la necessità di un impegno continuo per mantenerne la competitività. Nel suo videomessaggio, il Ministro Urso ha dichiarato che il Paese è una “colonna portante“, e ha sottolineato l’urgenza di sostenere e promuovere l’innovazione nel settore marittimo.
L’Italia si trova infatti in una posizione privilegiata, grazie alla sua posizione geografica nel Mediterraneo, che offre opportunità di crescita in un mercato già in espansione. Tuttavia, la competizione con altre nazioni come Paesi Bassi, Spagna e Germania è accesa. È evidente che il governo italiano deve mirare a rafforzare le sue infrastrutture e le proprie strategie per migliorare la presenza del nostro Paese nel panorama marittimo europeo.
Le priorità del governo per le imprese marittime
Adolfo Urso ha messo in chiaro le priorità del governo, proponendo un’alleanza con le imprese italiane del settore marittimo. Il messaggio sottolinea una governance “amica” dell’industria, pronta a supportare le company nella loro transizione verso pratiche più sostenibili e nella digitalizzazione dei processi operativi. La semplificazione normativa diventa un obiettivo cruciale, mentre l’adozione di pratiche verdi si delinea come un pilastro fondamentale per il futuro.
Il concetto di decarbonizzazione è emerso come una necessità impellente, ma Urso ha ribadito che questa transizione deve avvenire in modo sostenibile, garantendo così un equilibrio tra performance economica e responsabilità ambientale. L’impegno del governo si traduce in una volontà di accompagnare le aziende in questo percorso, creando le basi per un futuro più pulito e redditizio.
Formazione e attrazione dei giovani nel settore marittimo
Un tema caldo emerso nel dibattito è l’importanza della formazione per attrarre giovani talenti nel settore marittimo, che rappresenta una parte significativa del made in Italy. Secondo il ministro, è essenziale sviluppare programmi di formazione specifici che possano rispondere alle esigenze di un comparto in evoluzione. L’istruzione è vista come un elemento chiave per rinvigorire l’industria marittima, creando un legame tra le nuove generazioni e il mondo del lavoro.
Nel documento strategico “Made in Italy 2030”, si evidenzia la necessità di delineare una chiara politica industriale anche per il settore marittimo. In un contesto europeo che formula regole e normative, Urso ha sottolineato l’importanza di partecipare attivamente a questi processi decisionali per plasmare il futuro dell’economia marittima italiana. Si tratta di un passaggio cruciale per garantire che il nostro Paese possa rafforzare la propria posizione nel mercato internazionale.
L’Shipday 2024 a Napoli non è solo un evento, ma un’opportunità per rilanciare il dialogo intorno a tematiche essenziali per il futuro del trasporto marittimo e dell’economia italiana. A tal fine, il governo e il settore privato sono chiamati a cooperare sinergicamente per costruire un domani prospero e sostenibile.
Ultimo aggiornamento il 30 Ottobre 2024 da Armando Proietti