Napoli: Un innovativo progetto sportivo per il reinserimento dei detenuti

Il progetto “Rigiocare il Futuro” a Secondigliano trasforma il carcere in un polo sportivo e formativo, promuovendo l’inclusione sociale e il reinserimento dei detenuti attraverso attività sportive e corsi professionali.
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Napoli: Un innovativo progetto sportivo per il reinserimento dei detenuti - (Credit: www.cronachedellacampania.it)

Un’iniziativa senza precedenti sta per prendere forma nel carcere di Secondigliano, a Napoli. Il progetto “Rigiocare il Futuro” è stato ideato dalle associazioni Seconda Chance e Sport Senza Frontiere, sostenuto dalla Fondazione Entain, con l’obiettivo di trasformare il contesto carcerario in un’opportunità di crescita personale e professionale per i detenuti. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso la promozione dell’inclusione sociale e del miglioramento delle condizioni di vita in un ambiente difficile.

Creazione di una cittadella dello sport

L’intento principale di “Rigiocare il Futuro” è quello di stabilire un polo sportivo all’interno del carcere, un’area dedicata non solo all’attività fisica ma anche a esperienze formative che possano dare nuova vita ai detenuti. Questo progetto si articola in due fasi principali che pongono l’accento sull’importanza delle infrastrutture sociali e sul valore del partenariato tra pubblico, privato e terzo settore.

L’investimento nelle infrastrutture è esclusivamente finanziato da donazioni e risorse private, evidenziando un sostegno concreto nei confronti dell’inclusione sociale e del miglioramento delle strutture penitenziarie. Questo approccio innovativo è fondamentale per creare un ambiente positivo e stimolante, essenziale per il benessere dei detenuti.

Fasi di sviluppo del progetto

Il progetto prevede inizialmente la costruzione di due campi da padel, che saranno utilizzabili anche per altre attività sportive, accompagnata dalla ristrutturazione del campo da calcio esistente. I lavori sono programmati per iniziare nel mese di dicembre, segnando l’avvio di una fase che permetterà ai detenuti di accedere a nuovi strumenti per il potenziamento delle proprie capacità fisiche e psichiche.

Successivamente, una volta completate le infrastrutture, saranno avviati corsi professionalizzanti della durata di 24 mesi. Questi corsi, tenuti da formatori specializzati di Sport Senza Frontiere, si concentreranno non solo sulle competenze sportive, ma anche su abilità trasversali fondamentali per il reinserimento nel mondo del lavoro. Una delle opportunità offerte comprenderà la possibilità di ottenere l’abilitazione come arbitri, fornendo ai detenuti una skills professionale riconosciuta.

Testimonianze di sostenitori del progetto

Flavia Filippi, fondatrice di Seconda Chance, ha dichiarato il valore cruciale di dare seconde opportunità a chi ha voglia di migliorarsi. La Filippi sottolinea che l’approccio non è solo una questione di sport, ma di opportunità: “Ogni individuo merita una seconda chance, specialmente se dimostra volontà di migliorarsi e contribuire alla comunità.”

Alessandro Tappa, presidente di Sport Senza Frontiere, ha aggiunto che l’esperienza quotidiana dimostra quanto lo sport possa fungere da potente strumento per l’inclusione sociale. Tappa ha affermato che questo progetto è altamente significativo poiché mira a migliorare il benessere psicofisico dei detenuti e a supportare il loro reinserimento sociale attraverso percorsi formativi mirati e attività sportive.

Il progetto “Rigiocare il Futuro” promette di fungere da modello per altre iniziative, non solo in Italia, ma in tutto il continente, dimostrando come il potere trasformativo dello sport possa collegare comunità e individui in un’unica visione di crescita e inclusione.

Ultimo aggiornamento il 16 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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