Il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, ha presentato in una conferenza stampa la creazione del Consiglio superiore della sanità ligure, un’innovativa iniziativa che mira a migliorare il sistema sanitario regionale. Questo organismo, completamente gratuito e senza compensi per i suoi membri, avrà l’obiettivo di fornire suggerimenti e feedback sulla gestione e l’evoluzione della sanità in Liguria. In questo articolo esploreremo le caratteristiche e il funzionamento di questo nuovo ente.
Caratteristiche del nuovo consiglio superiore della sanità
La Liguria si posiziona come pioniera nella creazione di un Consiglio superiore della sanità a livello regionale, ispirato al modello consultivo nazionale del Ministero della Salute. Il presidente Bucci ha commentato l’innovatività dell’iniziativa, sottolineando il valore dell’esperienza consolidata dei professionisti coinvolti. I membri del consiglio non solo apporteranno competenze, ma contribuiranno a rafforzare il dialogo tra le istituzioni sanitarie e la popolazione.
Il Consiglio superiore sarà composto da cinque esperti: Enrico Castanini, ex assessore Angelo Gratarola, Luciano Grasso, Santiago Vacca e Matteo Bassetti, che fungerà da portavoce. A questi si aggiungerà un pool di medici, selezionato dallo stesso Bassetti, che rappresenterà le varie Aziende sanitarie liguri e apporterà una gamma di prospettive professionali.
Il contributo dei professionisti e la composizione del consiglio
Matteo Bassetti ha sottolineato l’importanza della diversità e dell’equilibrio di genere nel nuovo consiglio. Tra i medici selezionati ci sono Salvatore Alongi, Eleonora Arboscello, Giada Bardelli, Lucia Del Mastro, Sergio Ferraro, Alessandro Gastaldo, Anna Maria Gatti, Tiziana Lazzari, Luigi Martinelli, Claudio Mazzola, Nicolò Pordo, Antonello Ramise e Barbara Rebesco. Questo approccio mira a garantire che le diverse esigenze delle varie località liguri siano rappresentate e ciò potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel rendere le politiche sanitarie più inclusive e reattive.
Sotto la guida di Massimo Nicolò, neoassessore alla Sanità, il consiglio cercherà di affrontare le sfide attuali della sanità regionale. Nicolò ha evidenziato l’importanza di intervenire rapidamente sulle liste d’attesa, un tema caldo per molti cittadini liguri. L’idea è quella di integrare le esperienze professionali all’interno di un framework di supporto alle decisioni strategiche dei policymaker regionali.
Obiettivi e prospettive future del consiglio
L’istituzione del Consiglio superiore della sanità non rappresenta soltanto un passo verso l’ottimizzazione delle politiche sanitarie in Liguria, ma anche un’opportunità per confrontarsi con i problemi più urgenti del settore. Un’attenta analisi delle liste d’attesa e del servizio offerto dai presidi sanitari regionali sarà al centro delle attività del Consiglio, con l’obiettivo di elaborare raccomandazioni concrete e praticabili.
Il coinvolgimento di esperti provenienti da vari settori della sanità regionale permetterà di esaminare i dati disponibili, offrendo un campo di studi e valutazioni che potrebbe portare a una visione innovativa sulla gestione della salute pubblica. Questo nuovo organismo avrà un ruolo di affiancamento, mai di ostacolo, al lavoro degli enti regionali, cercando di favorire sinergie che possano migliorare il servizio sanitario per tutti i cittadini liguri.
La creazione di questo consiglio si pone non solo come un’iniziativa utile, ma anche come un esperimento interessante che altri territori potrebbero considerare in futuro. La Liguria potrebbe infatti diventare un esempio di come una governance più partecipativa e informata possa contribuire a un sistema sanitario più efficiente e umano.
Ultimo aggiornamento il 18 Novembre 2024 da Sofia Greco