Nasce merendopoli: il controverso gioco da tavolo ispirato ai delitti del Mostro di Firenze

Il gioco da tavolo “Merendopoli”, ispirato ai crimini del Mostro di Firenze, suscita polemiche per la sua rappresentazione controversa di eventi tragici, sollevando interrogativi sull’etica del dark tourism e della memoria collettiva.
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Nasce merendopoli: il controverso gioco da tavolo ispirato ai delitti del Mostro di Firenze - Gaeta.it

La popolarità dei giochi da tavolo cresce di giorno in giorno, così come l’interesse per tematiche più oscure. Con l’arrivo delle festività, un nuovo gioco ha suscitato attenzione e polemiche: Merendopoli. Questo gioco, ispirato ai processi dei “compagni di merende” e agli omicidi del Mostro di Firenze, è recentemente disponibile per l’acquisto sulla sua pagina Instagram. Mentre alcuni vedono in questa iniziativa un’opportunità di intrattenimento, altri la considerano di cattivo gusto, portando alla ribalta una questione delicata legata alla memoria delle vittime.

il gioco e la sua meccanica

Merendopoli è concepito per un massimo di sei partecipanti e sconsigliato ai minori di quattordici anni. Sulla scatola, i giocatori possono trovare le immagini di figure emblematiche collegate ai famigerati casi giudiziari che hanno afflitto l’Italia negli anni. Tra i personaggi raffigurati ci sono Pietro Pacciani, Mario Vanni, Giancarlo Lotti e Fernando Pucci, che sono stati tutti legati ai processi legati agli omicidi compiuti dal Mostro di Firenze. Non mancano anche rappresentazioni di figure legali come il pubblico ministero Paolo Canessa e l’avvocato difensore Nino Filastò.

Il regolamento invita i partecipanti a rivivere la storia processuale attraverso un gameplay intrigante e provocatorio. I giocatori devono puntare ad acquisire determinate piazzole, evitando spese legali elevate e rimanendo lontani dal carcere di Sollicciano. Il claim del gioco è un chiaro invito a esplorare una parte oscura della storia italiana, sollecitando curiosità e riflessioni sulla giustizia e sull’ingiustizia.

le reazioni controverse

Le reazioni suscitate dalla commercializzazione di Merendopoli non si sono fatte attendere. Vieri Adriani, avvocato di parte civile per i familiari delle vittime, ha espresso il suo sdegno definendo l’iniziativa “deplorevole“. Adriani ha sottolineato come il gioco banalizzi eventi tragici che hanno causato la morte di giovani in circostanze orribili. La sua critica va oltre il disappunto personale: mette in evidenza una mancanza di rispetto nei confronti delle vittime e delle loro famiglie, paragonando l’idea alla creazione di un gioco su una delle stragi che hanno segnato la storia italiana, come quella di Bologna.

L’avvocato ha chiarito che considerare questo gioco come mera frivolità è fuorviante, ricordando che queste persone hanno perso la vita in un contesto drammatico e terribile. Per Adriani, un tale approccio rappresenta una sfida ai valori di educazione e sensibilità, contribuendo a una percezione distorta di eventi già macchiati dalla sofferenza.

il fenomeno del dark tourism

Ancora più inquietante è la nascita del “dark tourism” attorno alla figura del Mostro di Firenze. Questo trend riflette l’interesse di alcune persone per le località e i contesti legati a eventi criminali storici. Adriani ha denunciato la presenza di organizzazioni e tour guidati che conducono visitatori nei luoghi dove avvennero gli omicidi, sottolineando un atteggiamento opportunistico nei confronti di una tragedia collettiva.

Dettagli sulla partecipazione a riunioni fra appassionati di tali questioni, noto come i “sardisti”, offrono uno spaccato di come la società possa trasformare il dolore in curiosità morbosa. Queste iniziative rischiano di offuscare la memoria delle vittime e delle loro famiglie, che spesso desiderano solo l’oblio e la pace.

le difficoltà nella ricerca della verità

Parlando del caso del Mostro di Firenze, Adriani ha espresso un forte scetticismo riguardo alla possibilità di raggiungere una verità definitiva. La comunità dei familiari delle vittime è ancora scossa dalle ultime udienze e dai fallimenti del sistema giudiziario nel recuperare le prove chiave. I rimanenti familiari, sempre più disinteressati, aspirano a chiudere un capitolo doloroso della loro vita, mentre le domande senza risposta continuano a tormentare la società.

Il vuoto di verità e giustizia rende ogni passo del procedimento giudiziario a dir poco frustrante. Le mancanze nel rintracciare prove e dettagli significativi sono approfondite nel disappunto di chi ha vissuto le conseguenze di questi crimini. Quantomeno, l’impressione che il sistema legale italiano abbia perso un’importante occasione per scoprire la verità si fa sempre più concreta, alimentando la teoria che certe domande rimarranno senza risposta.

Un quadro complesso si delinea attorno a Merendopoli e ai suoi impatti, ponendo interrogativi sull’etica di trasformare la tragedia in divertimento, le cui conseguenze investono non solo le dinamiche di gioco, ma anche la memoria collettiva riguardo a eventi terribili che hanno ancora un forte peso nella società italiana.

Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Sofia Greco

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