Nuova convenzione per la ricostruzione economica e sociale nelle aree colpite dal sisma del 2016

Un accordo firmato a Roma mira a rilanciare l’economia e il sociale dell’Appennino centrale, colpito dal terremoto del 2016, attraverso opportunità lavorative e supporto alle comunità locali.
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Nuova convenzione per la ricostruzione economica e sociale nelle aree colpite dal sisma del 2016 - Gaeta.it

L’accordo firmato a Roma si propone di rilanciare il tessuto economico e sociale dei territori dell’Appennino centrale, colpiti dal terremoto del 2016. Il Progetto è volto a sostenere lavoratori, imprese, famiglie e persone fragili, attraverso la creazione di opportunità occupazionali e interventi mirati al benessere delle comunità locali.

Obiettivi della convenzione

La nuova convenzione, firmata dal commissario straordinario Guido Castelli e da Paola Nicastro, presidente di Sviluppo Lavoro Italia, ha come obiettivo primario il rafforzamento delle attività lavorative nelle aree del cratere sismico. L’accordo si inserisce nel contesto di un Protocollo d’intesa già siglato a settembre tra Castelli e la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone. Sviluppo Lavoro Italia, ente in-house del Ministero, si occuperà di coordinare l’attuazione degli interventi previsti, promuovendo misure specifiche e progetti sperimentali.

La zona che beneficia di questo accordo comprende quattro regioni: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, per un totale di 138 comuni e circa 600 mila abitanti. Nonostante le gravi perdite umane e materiali, l’intesa rappresenta un’opportunità di rinascita per una popolazione stremata e in cerca di nuove prospettive.

La ministra Calderone ha ribadito l’importanza del lavoro nella ricostruzione del territorio, caratterizzando l’intesa come la partenza di un cammino condiviso per ricostruire le comunità colpite e generare un futuro sostenibile, soprattutto per giovani e donne, spesso le categorie più vulnerabili in situazioni di crisi.

Rilancio del lavoro e delle imprese

La convenzione si prefigge di integrare e rafforzare le iniziative già in atto a livello regionale. Castelli ha illustrato che l’intento è di incoraggiare le persone a rimanere nell’Appennino centrale fornendo opportunità adeguate di lavoro e formazione. Questa strategia include non solo la ricostruzione fisica delle strutture, ma punta anche a ristabilire le basi economiche e sociali delle comunità.

Nicastro ha evidenziato il problema dello spopolamento che affligge le aree interne, confermato dai dati statistici. Le iniziative previste dalla convenzione dovranno affrontare questo fenomeno, promuovendo strumenti e opportunità messi a disposizione dal Ministero del Lavoro. Questo piano ambizioso richiede l’unione delle forze locali e nazionali per garantire un efficace rilancio economico.

La sinergia tra enti pubblici, formazione e terzo settore giocherà un ruolo cruciale. La collaborazione deve espandersi oltre la semplice erogazione di aiuti, integrando interventi che possano avere un impatto duraturo.

Azioni concrete previste dalla convenzione

Il piano d’azione prevede misure specifiche per la formazione e l’assistenza al lavoro, così come per il supporto alle famiglie e alle persone in difficoltà. Uno degli obiettivi centrali è facilitare l’attivazione di progetti innovativi che possano stimolare la crescita economica e il reinserimento sociale. Queste azioni dovrebbero essere implementate in collaborazione con le istituzioni locali, per massimizzare il loro impatto e garantire un monitoraggio costante dei risultati.

Il collegamento tra il cratere sismico e l’area delle Zone Economiche Speciali è un passo strategico per promuovere uno sviluppo integrato e coerente. La ZES è stata pensata per incentivare investimenti e favorire l’imprenditoria, settori chiave per la risalita delle economie locali. Questa interconnessione permette di scambiare esperienze e pratiche di successo che possono tradursi in opportunità concrete.

Le autorità competenti si dedicheranno a sensibilizzare le comunità riguardo le opportunità create dalla nuova convenzione, avviando campagne informative e percorsi formativi tesi a promuovere l’imprenditoria e l’occupazione.

L’accordo rappresenta un passo cruciale per restituire dignità e buone prospettive alle popolazioni che da anni affrontano le conseguenze del sisma, rendendo possibile un futuro più sereno e integrato per le generazioni a venire.

Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Donatella Ercolano

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