Il Senato della Repubblica ha recentemente approvato, con alcune modifiche, il decreto noto come “Infrazioni”. Questo testo, già discusso dalla Camera dei deputati, introduce significative novità nel campo delle concessioni demaniali marittime, modificando la Legge 5 agosto 2022, n. 118, comunemente associata al ddl “Concorrenza” del governo Draghi. L’approvazione è avvenuta anche grazie al supporto di Confindustria Nautica, che ha seguito attentamente l’iter legislativo, proponendo cambiamenti mirati.
Modifiche alla legge sulle concessioni demaniali marittime
Il nuovo decreto tiene conto delle direttive europee, in particolare la Direttiva Bolkestein e le sentenze della Corte di giustizia dell’Unione Europea. In tal senso, si sottolinea che le strutture dedicate alla nautica non rientrano nella Direttiva 2014/23 riguardo l’aggiudicazione dei contratti di concessione, poiché non devono essere considerate come concessioni di servizi. Secondo quanto stabilito dalla Corte nel 2016, le concessioni di questo tipo sono rilasciate seguendo procedure di evidenza pubblica, come stabilito dal DPR n. 509/1997, detto anche Decreto “Burlando”.
All’articolo 3 della Legge 118/2022, modificato dal Senato, si stabilisce che le concessioni per la creazione e la gestione di strutture turistiche legate alla nautica da diporto, compresi i punti di ormeggio, sono escluse dalle normative precedenti. Le concessioni delle federazioni sportive e delle associazioni dilettantistiche sono anch’esse escluse dalle applicazioni del legislatore.
Rinnovo delle concessioni e diritti dei concessionari
Le concessioni turistiche e nautiche, che riguardano il noleggio e la locazione di unità da diporto, saranno prorogate fino al 30 settembre 2027. Questo permetterà ai concessionari di mantenere operativa la loro attività anche durante il periodo di transizione verso le nuove procedure di aggiudicazione. Durante questo lasso di tempo, i concessionari potranno utilizzare i loro impianti, a condizione che continui il pagamento del canone stabilito.
In caso di nuove assegnazioni delle concessioni, i concessionari uscenti avranno diritto a ricevere un indennizzo dal nuovo concessionario. Questo indennizzo sarà calcolato in relazione agli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati al termine della concessione, oltre a una remunerazione considerata equa per gli investimenti realizzati negli ultimi cinque anni. La valutazione di questo rimborso sarà determinata da una perizia richiesta dall’ente concedente prima della pubblicazione del bando di gara.
Il sostegno di Confindustria Nautica e futuri sviluppi
Il Presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, ha commentato in modo positivo l’approvazione del decreto, evidenziando il lungo lavoro fatto dall’associazione in favore della portualità turistica nel corso degli ultimi anni. Cecchi ha ringraziato il governo e le istituzioni per aver accolto le richieste del settore. Ha sottolineato anche l’importanza di aver lavorato a stretto contatto con il tavolo tecnico istituito a Palazzo Chigi.
Marina Stella, Direttore generale di Confindustria Nautica, ha aggiunto che i recenti sviluppi legali con la Commissione UE e il Consiglio di Stato hanno contribuito a rendere incerta la situazione per gli investimenti nel settore infrastrutturale. Tuttavia, grazie alla determinazione della sua associazione, si è riusciti a creare una struttura solida per affrontare le sfide future. Stella ha voluto risaltare l’importanza delle competenze messe in campo da Confindustria, rendendo disponibile un’importante rete di professionisti e esperti che hanno lavorato al progetto.
Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Sara Gatti