Il settore del benessere nelle Marche si appresta a beneficiare di un nuovo accordo voluto da Confartigianato Ancona e Pesaro-Urbino, in collaborazione con i comuni di Pesaro, Fano, Urbino e Gabicce. Questo protocollo d’intesa è parte della campagna nazionale ‘lotta all’abusivismo’, un’iniziativa cruciale, considerando che il 30% degli operatori nel comparto manifatturiero opera in modo irregolare. L’accordo mira non solo alla protezione delle imprese regolari, ma anche alla sensibilizzazione dei cittadini sui rischi connessi all’affidarsi a professionisti abusivi.
Obiettivi del protocollo d’intesa
Il nuovo protocollo prevede un monitoraggio periodico ogni sei mesi dell’esito delle segnalazioni in collaborazione con le forze dell’ordine. Questo approccio strategico permette di mantenere alta l’attenzione su un fenomeno che continua a danneggiare il settore legale. Le amministrazioni comunali, attraverso questo accordo, si impegnano a garantire una risposta tempestiva alle segnalazioni, creando un’alleanza fondamentale nel combattere l’abusivismo.
Uno degli obiettivi primari è quello di tutelare le aziende regolari, che operano seguendo le normative vigenti, garantendo così un elevato standard di qualità e sicurezza nei servizi offerti. La presenza di operatori irregolari non solo mina la competitività delle imprese in regola, ma espone anche i consumatori a rischi per la salute, poiché le pratiche non certificate possono essere dannose.
Il sostegno delle istituzioni aiuta a costruire una rete di protezione intorno a questi imprenditori, incentivando la legalità e il rispetto delle normative. Elementi che rivestono un’importanza cruciale in un settore dove la professionalità è essenziale per garantire la sicurezza dei trattamenti erogati.
Rischi legati all’abusivismo
Entrando nel merito, l’abusivismo nel settore del benessere porta con sé numerosi rischi per i consumatori. Rivolgersi a operatori non autorizzati comporta l’accesso a servizi che non hanno garanzie di sicurezza né di qualità, aumentando la possibilità di subire danni fisici e malesseri.
Le pratiche illegali, spesso attrattive per i prezzi inferiori, possono nascondere situazioni di pericolo reale, senza che il consumatore sia adeguatamente informato delle possibili conseguenze. Questo protocollo non solo mira a contrastare l’abusivismo, ma ha anche l’obiettivo di educare la popolazione sui benefici e le sicurezze offerte dagli operatori regolari.
Un’azione congiunta tra istituzioni e Confartigianato è fondamentale per diffondere una cultura della legalità e della scelta consapevole nel settore del benessere. I cittadini devono essere in grado di riconoscere e apprezzare le differenze tra un operatore autorizzato e uno abusivo, per tutelare sia la propria salute che il tessuto imprenditoriale locale.
La voce di Confartigianato
Riccardo Giuliani, coordinatore di Confartigianato per la provincia di Pesaro e Urbino, ha espresso gratitudine verso i comuni che hanno sottoscritto il protocollo, sottolineando che il fenomeno dell’abusivismo è ancora preoccupante. La collaborazione tra enti locali e associazioni di categoria rappresenta un passo importante nella lotta contro gli operatori irregolari, garantendo a chi rispetta le normative la possibilità di lavorare in un ambiente leale.
Luca Casagrande, responsabile Benessere di Confartigianato Imprese Ancona, ha commentato l’adesione dei comuni come un segnale positivo di sensibilità istituzionale rispetto a un problema che deve essere arginato. La continua vigilanza e il lavoro di squadra tra enti pubblici e privati sono indispensabili per prevenire danni sia agli imprenditori, sia ai clienti, puntando a incrementare le pratiche corrette nel settore.
Il protocollo d’intesa si configura come un intervento chiave per garantire un ambiente di lavoro sano e sicuro, evidenziando l’importanza della legalità nel settore del benessere e la necessità di proteggere le buone pratiche.
L’azione coordinata dei comuni e di Confartigianato rappresenta un passo decisivo nella lotta contro l’abusivismo, promuovendo una maggiore consapevolezza tra i cittadini e una migliore qualità dei servizi nel settore del benessere.
Ultimo aggiornamento il 18 Novembre 2024 da Armando Proietti