Omicidio di Francesco Chimirri: indagini su Giuseppe Sortino, viceispettore di polizia coinvolto nella vicenda

Un viceispettore di polizia, Giuseppe Sortino, è indagato per omicidio dopo aver sparato a Francesco Chimirri durante un inseguimento a Crotone, in un contesto di violenza e colluttazione.
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Omicidio di Francesco Chimirri: indagini su Giuseppe Sortino, viceispettore di polizia coinvolto nella vicenda - Gaeta.it

Un tragico incidente a Crotone ha scatenato un’inchiesta per omicidio nei confronti di Giuseppe Sortino, un viceispettore della Polizia di Stato. La situazione è emersa dopo che Sortino ha sparato a Francesco Chimirri, un pizzaiolo di 44 anni, in un contesto di violenza che ha coinvolto anche familiari della vittima. Questo articolo esplora i dettagli dell’incidente, le indagini in corso e le condizioni di salute dell’agente coinvolto.

La dinamica degli eventi a Crotone

La vicenda ha avuto inizio a Isola Capo Rizzuto, dove Giuseppe Sortino è stato testimone di un incidente stradale. Francesco Chimirri, il conducente coinvolto, ha scelto di fuggire dal luogo senza fermarsi a chiarire le circostanze e le responsabilità dell’incidente. Sortino, pur essendo libero dal servizio e in abiti civili, ha deciso di inseguire Chimirri per ottenere spiegazioni riguardo all’accaduto. Dopo averlo raggiunto nel quartiere “Campanaro” di Crotone, area conosciuta per i precedenti penali dei residenti, ha tentato di fermare l’auto della vittima.

Quando Sortino ha bloccato il veicolo e si è qualificato come poliziotto, la situazione è rapidamente degenerata. Secondo le informazioni rilasciate dalla Procura, è seguita una violenta colluttazione, che ha visto lo stesso Sortino vittima di un’aggressione. Nel corso di questa lotta, il viceispettore ha estratto la pistola e ha sparato tre colpi contro Chimirri, uno dei quali ha colpito la vittima, provocandone la morte.

Le conseguenze immediate dell’incidente

Le conseguenze della sparatoria sono state drammatiche. Il figlio di Chimirri, testimone diretto dell’evento, si è trovato a raccogliere l’arma che era caduta di mano a Sortino durante il conflitto. In un tentativo di vendetta o di giustizia, ha cercato di colpire il poliziotto, ma non è riuscito a farlo. Questo episodio ha ulteriormente aumentato la tensione sul posto.

L’arrivo dei carabinieri ha segnato un momento chiave nella gestione della situazione, permettendo di ripristinare la calma e di arginare le conseguenze emotive tra i presenti. La Procura, guidata dal Procuratore Giuseppe Capoccia, ha avviato un’inchiesta dettagliata per chiarire tutti gli aspetti coinvolti nella vicenda, comprese le responsabilità di ciascun attore.

Le indagini e le condizioni di Giuseppe Sortino

Le indagini coordinate dai carabinieri si concentrano ora sui dettagli della sparatoria, con particolare attenzione alle dichiarazioni dei testimoni e alle evidenze raccolte sulla scena dell’omicidio. L’ufficio del Procuratore ha sottolineato che gli accertamenti non si limiteranno solo a Sortino, ma anche a tutti coloro che sono stati coinvolti nell’incidente, sotto diversi profili.

Nel frattempo, Giuseppe Sortino è attualmente ricoverato all’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro. Sebbene non sia in pericolo di vita, ha subito gravi traumi al volto a causa delle percosse ricevute durante la colluttazione, che richiederanno un intervento chirurgico nei prossimi giorni. Questa situazione solleva interrogativi sulle dinamiche del controllo di polizia e su come esse possano evolversi in incontri ad alta tensione.

Le autorità continuano a monitorare i progressi delle indagini per garantire che ogni aspetto della vicenda venga esaminato con la dovuta attenzione e accuratezza.

Ultimo aggiornamento il 8 Ottobre 2024 da Francesco Giuliani

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