Ondate di calore in Abruzzo e Marche: impatti drammatici sulla salute pubblica

Il caldo estremo in Abruzzo e Marche provoca una crisi sanitaria, con 242 decessi nell’estate 2023. Investire nel verde urbano è fondamentale per mitigare gli effetti delle ondate di calore.
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Ondate di calore in Abruzzo e Marche: impatti drammatici sulla salute pubblica - (Credit: www.ansa.it)

Il caldo estremo che attanaglia le regioni dell’Abruzzo e delle Marche sta manifestando effetti devastanti sulla salute dei cittadini. Secondo il report dell’Osservatorio Clima e Salute, istituito con il progetto europeo Life+ A_GreeNet, l’aumento delle temperature non è solo un fenomeno meteorologico, ma sta conducendo a una crisi sanitaria con numeri allarmanti. La rilevazione si concentra sull’estate 2023 e mette in evidenza come le tendenze climatiche attuali stiano accelerando il deterioramento delle condizioni di vita nelle aree urbane, colpendo in particolare le fasce più vulnerabili della popolazione.

I dati allarmanti dell’estate 2023

L’analisi dell’Osservatorio mostra che nei comuni di Pescara, Ancona, Alba Adriatica, San Benedetto del Tronto, Martinsicuro, Giulianova, Pineto, Roseto degli Abruzzi e Silvi, le temperature hanno frequentemente superato i 30 gradi. Questo riscaldamento persistente ha condotto a una realtà drammatica: nei soli nove comuni esaminati, si contano ben 242 decessi attribuiti al caldo intenso. La situazione è particolarmente preoccupante per le città costiere, che storicamente hanno beneficiato di un clima temperato.

L’accento sul mese di luglio è particolarmente critico: a Pescara, per esempio, si sono registrati 145 decessi, un incremento significativo rispetto alla media dei quattro anni precedenti , che era di circa 121. Il 21 luglio, la città ha raggiunto un picco di 37 gradi, coincidente con un’alta mortalità nei due giorni seguenti. Le statistiche del mese di luglio illustrano chiaramente come il caldo estremo stia nuocendo alla vita di innumerevoli persone.

Le aree più colpite da caldo e mortalità

Alba Adriatica, nell’area teramana, ha subito gravi conseguenze: per oltre 20 giorni consecutivi, le temperature massime hanno superato i 30 gradi, portando alla morte di 18 persone nel solo mese di luglio. Anche Martinsicuro ha vissuto una fase critica, con picchi di temperature che hanno toccato i 32 gradi a giugno, risultando in 20 decessi. La situazione è culminata ad agosto a Giulianova, dove sono stati registrati 26 decessi; ciò evidenzia un incremento preoccupante della mortalità estiva rispetto agli anni precedenti.

La vulnerabilità delle fasce più anziane della popolazione è un aspetto chiave evidenziato nel rapporto. Gli anziani, spesso affetti da patologie preesistenti, sono i più esposti agli effetti dannosi delle ondate di calore. Nonostante gli avvertimenti sul rischio sanitario, i comportamenti imprudenti nei confronti della salute pubblica continuano a manifestarsi, portando potenziali conseguenze catastrofiche.

Una risposta necessaria: il verde urbano come soluzione

L’Osservatorio sottolinea l’importanza di investire nel verde urbano come strumento cruciale per mitigare gli effetti delle ondate di calore. La creazione e riqualificazione di spazi verdi nelle città possono fungere da “polmoni” per l’ambiente urbano, contribuendo a ridurre le temperature e migliorare la qualità dell’aria. Tali misure, se implementate con successo, possono offrire una risposta efficace ai cambiamenti climatici e alle relative crisi sanitarie.

Inoltre, le iniziative di pianificazione urbana, che prevedono l’integrazione di elementi naturali come parchi, alberi e giardini urbani, non solo promuovono il benessere fisico degli abitanti, ma rappresentano anche un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni cruciali come il cambiamento climatico e la salute. Si tratta di un passo fondamentale per garantire un ambiente più sano e resiliente per le generazioni future.

La crescente evidenza scientifica mostra che la corretta gestione del verde urbano può contribuire significativamente alla salute e al benessere della comunità. Per affrontare efficacemente le ondate di caldo e i loro impatti, è necessario un approccio integrato che unisca politiche di salute pubblica, pianificazione urbana e sensibilizzazione della popolazione.

Ultimo aggiornamento il 15 Ottobre 2024 da Marco Mintillo

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