Un’importante operazione di contrasto al traffico di migranti ha colpito una rete criminale composta prevalentemente da cittadini turchi, grazie a un’azione sinergica tra la polizia di Stato di Bolzano e la Bundespolizeiinspektion Kriminalitätsbekämpfung di Monaco di Baviera. Le indagini, coordinati dalle procure della Repubblica di Bolzano e di Kempten in Germania, hanno rivelato un sistema complesso scoperto a partire da settembre 2023, portando a importanti arresti e a un’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Le fasi iniziali dell’indagine
Tutto ha avuto inizio nel settembre 2023, quando la polizia ha arrestato tre cittadini turchi residenti in Germania. Gli arresti sono avvenuti a bordo di tre autovetture in cui erano stati trovati ventuno migranti di etnia curda, tra cui nove minorenni, che si preparavano a essere trasportati in Germania. Le successive indagini hanno accertato che questi tre individui erano parte di un’organizzazione più ampia, dedita al traffico di esseri umani. Già in fase di giudizio, questi arrestati sono stati condannati a pene detentive che ammontano a 3 anni e 8 mesi, oltre a essere soggetti a una multa di 190.000 euro ciascuno.
Dopo gli arresti iniziali, le forze dell’ordine hanno approfondito la loro indagine analizzando il traffico telefonico relativo alle utenze utilizzate dai tre individui. Questa fase investigativa ha portato all’identificazione di un quarto sospetto: un cittadino turco di 40 anni, residente a Marktoberdorf, che si è rivelato essere il probabile organizzatore del traffico dall’Italia verso la Germania e paesi nordici. È emerso, quindi, che anche in provincia di Bolzano operava una cellula complementare dell’organizzazione del traffico.
Collaborazione internazionale per la lotta al traffico
Grazie allo scambio di informazioni tra le varie autorità, è stata avviata un’indagine europea attraverso Eurojust. Questo ha portato all’istituzione di una Joint Investigation Team, un’équipe investigativa comune, per approfondire le dinamiche del traffico di migranti e permettere un’azione coordinata tra Italia e Germania. Durante le ulteriori indagini, è stato identificato un cittadino turco di 44 anni residente a Bolzano, titolare di un esercizio pubblico, utilizzato come punto di raccolta per i migranti clandestini prima di organizzare i loro viaggi verso la Germania. Anche i suoi due figli, di 26 e 25 anni, sono stati coinvolti nella gestione delle operazioni.
Questa fase di collaborazione internazionale ha portato a ulteriori risultati significativi, culminando in arresti e misure urgenti per interrompere l’attività di questa rete criminale.
Arresti e conseguenze del traffico di migranti
Oggi, l’operazione ha portato all’arresto di tre membri chiave dell’organizzazione in Germania, incluso il presunto capo, mentre un quarto è stato fermato in Svizzera. Gli esiti complessivi dell’operazione hanno portato a un totale di quattro arresti principali, oltre a ulteriori quattro arresti in flagranza di reato. Inoltre, altre cinque persone sono state denunciate per coinvolgimento attivo nel favorire l’immigrazione clandestina.
Durante le verifiche sono stati identificati circa 100 migranti, prevalentemente turchi e siriani, che hanno confermato di aver pagato somme considerevoli, fino a 5.000 euro, per raggiungere l’Europa. I viaggi, spesso effettuati in condizioni disumane e estremamente pericolose, mettevano a repentaglio la vita degli individui trasportati, costretti a viaggiare stipati in camion fino a destinazioni come la Slovenia.
Il risultato di questa operazione evidenzia l’impegno delle autorità nel contrastare le reti di traffico di esseri umani e nel tutelare la sicurezza dei migranti, sottolineando l’importanza della cooperazione internazionale nella lotta contro questo crimine transnazionale.
Ultimo aggiornamento il 16 Ottobre 2024 da Sofia Greco