Partecipazione e impegno civile: il premio teatrale dedicato a Maurizio Costanzo

L’Associazione Maurizio Costanzo lancia il ‘Premio Teatrale Maurizio Costanzo’, un’iniziativa culturale che promuove il teatro nelle carceri italiane per favorire la riabilitazione e il reinserimento sociale dei detenuti.
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Partecipazione e impegno civile: il premio teatrale dedicato a Maurizio Costanzo - (Credit: www.ansa.it)

L’Associazione Maurizio Costanzo, recentemente fondata dai tre figli del celebre giornalista e conduttore, ha avviato un nuovo progetto culturale che mira a celebrare la memoria del padre attraverso il teatro. In particolare, il ‘Premio Teatrale Maurizio Costanzo‘ si propone di unire la passione per il palcoscenico all’impegno sociale. Questo premio, legato al mondo delle carceri italiane, è stato presentato presso il Teatro Parioli, nuova sede dell’associazione.

La nascita dell’associazione

L’Associazione Maurizio Costanzo rappresenta non solo un tributo al noto giornalista, ma anche un’iniziativa volta a continuare le sue battaglie per i diritti civili e l’umanizzazione dei detenuti. Camilla Costanzo, una delle tre figlie, ha condiviso il profondo impatto che la perdita del padre ha avuto sulla famiglia, sottolineando la volontà di preservare il suo legato attraverso progetti concreti. L’associazione cerca di aggregare amici, collaboratori e sostenitori per promuovere attività che riflettano i valori in cui Maurizio Costanzo ha sempre creduto. La presentazione del premio al Teatro Parioli non è solo un evento simbolico, ma un passo fondamentale per attivare una rete di supporto e sensibilizzazione attorno al mondo del teatro e della giustizia penale.

Il premio teatrale

Il ‘Premio Teatrale Maurizio Costanzo‘ è destinato a istituzioni carcerarie italiane, incoraggiando le compagnie teatrali che operano negli istituti penitenziari a presentare spettacoli prodotti dai detenuti. Questa iniziativa nasce dalla convinzione che il teatro può fungere da potente strumento di riabilitazione e reinserimento sociale. Gli spettacoli presentati saranno sottoposti a una giuria di esperti, presieduta dal regista e conduttore Pino Strabioli, il quale avrà il compito di valutare i lavori e incoraggiare le espressioni artistiche nascenti all’interno delle carceri. Camilla Costanzo ha anticipato che il testo vincitore sarà messo in scena al Teatro Parioli il 20 maggio, una data che segnerà un significativo traguardo per tutti coloro che partecipano al progetto.

Il supporto delle istituzioni

Il progetto ha ricevuto immediato supporto da parte delle autorità, tra cui il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove. Durante la presentazione, Delmastro ha evidenziato l’importanza della cultura e dell’arte nel contesto carcerario, sottolineando la figura di Maurizio Costanzo come un uomo di cultura equilibrato ma determinato nella lotta contro la criminalità. La sua carriera ha dimostrato come l’arte possa contribuire a dare voce ai più vulnerabili, creando un dialogo che trascende le barriere carcerarie. Inoltre, la presenza di allievi agenti della Scuola di polizia ha richiamato l’attenzione sull’educazione e sulla formazione necessarie per affrontare le problematiche legate alla giustizia e alla riabilitazione.

Teatri e reintegrazione

Le carceri italiane ospitano attualmente 150 laboratori teatrali e 120 compagnie attive, offrendo ai detenuti opportunità di formazione e creatività. Giovanni Russo, capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, ha commentato come queste iniziative non solo possano contribuire al recupero dei detenuti, ma anche rispondere alle necessità di riscatto sociale. L’impegno del teatro in contesto carcerario, secondo Russo, è fondamentale per combattere il rischio di ricadute nel crimine, incoraggiando i detenuti a sperimentare ruoli professionali e creativi. L’arte e la cultura, pertanto, non sono viste solo come forme di espressione, ma come mezzi efficaci per promuovere una vita dignitosa e consapevole al di fuori delle mura carcerarie.

Ultimo aggiornamento il 23 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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