Partenza col botto per il One Health Award 2024 a Teramo: un evento dedicato alla salute globale

Inaugurato all’Università di Teramo il One Health Award 2024, con focus su salute globale e sfide africane, featuring relatori di spicco e un forte richiamo all’interdisciplinarietà.
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Partenza col botto per il One Health Award 2024 a Teramo: un evento dedicato alla salute globale - Gaeta.it

L’Università di Teramo ha ospitato stamattina l’inaugurazione della terza edizione del One Health Award 2024, dal titolo “Frontiera Africa”, evento significativo che ha attirato l’attenzione su temi cruciali riguardanti la salute globale. La giornata è stata caratterizzata da interventi di relatori di spicco, come il virologo John Nkengasong, il noto scrittore e giornalista Giampaolo Musumeci e il Cardinale Matteo Maria Zuppi. Il convegno ha messo in evidenza l’importanza di un approccio interdisciplinare per affrontare le sfide rappresentate da malattie infettive, cambiamenti climatici e inquinamento ambientale.

La lectio magistralis di Heinrich Feldmann

Il convegno è iniziato con la Lectio magistralis di Heinrich Feldmann, un esperto di salute pubblica che ha discusso le sfide globali in materia di sanità. Feldmann ha sottolineato che la salute è un concetto interconnesso che richiede un’integrazione delle conoscenze di vari settori. La sua presentazione è stata seguita dagli interventi di Francesco Berlingieri della Commissione Europea e di rappresentanti dell’Istituto Pasteur di Parigi, Sylvain Brisse e Giovanna Barba-Spaeth, che hanno illustrato le attuali iniziative europee per migliorare la salute a livello globale.

L’importanza della interdisciplinarietà

Nicola D’Alterio, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo, ha aperto la sessione pomeridiana enfatizzando l’importanza della interdisciplinarietà nella tutela della salute. Ha affermato che il motto “One Health, One Earth” rappresenta un appello a superare i confini delle discipline tradizionali. Secondo D’Alterio, affrontare minacce come le malattie zoonotiche e i cambiamenti climatici richiede una cooperazione strategica. La sua visione è chiara: solo una risposta collettiva può portare a soluzioni sostenibili che proteggano la salute globale.

La testimonianza del Cardinale Matteo Maria Zuppi

La presenza del Cardinale Zuppi ha dato un tono particolare all’evento. Il Cardinale ha ribadito che l’Africa rappresenta una sfida cruciale per l’Europa, sottolineando come la relazione tra i due continenti sia storica e necessaria. Zuppi ha richiamato l’attenzione sui legami tra immigrazione e demografia, evidenziando che paesi come la Nigeria rappresentano una potenziale forza economica per il futuro. Ha inoltre menzionato il Piano Mattei, che mira a rafforzare tali legami in modo proficuo e rispettoso.

Riflessioni sulle pandemie e la biodiversità

Il virologo John Nkengasong ha condotto una prolusione significativa sulle lezioni apprese dalla pandemia di Covid-19, ponendo l’accento sull’importanza di essere preparati per le future crisi sanitarie. Ha esortato tutti a collaborare nella scoperta di strategie che possano aiutare l’Africa a fronteggiare le sfide sanitarie. Anche David Quammen, saggista americano, ha contribuito al dibattito, parlando dell’importanza della biodiversità. Ha spiegato che il movimento One Health mira a studiare le interazioni tra uomini, animali e piante, con l’obiettivo di delineare possibili soluzioni per migliorare l’ecosistema.

Spettacolo e cultura nel programma dell’evento

A chiudere la prima giornata è stato lo spettacolo “La Nostra Africa”, condotto dal giornalista Giampaolo Musumeci, affiancato dai musicisti Luca Velotti e Gino Cardamone. Utilizzando parole, immagini e suoni, hanno illustrato diversi aspetti di un continente spesso frainteso. Questo momento ha offerto un’importante opportunità per riflettere sulle molteplici sfaccettature dell’Africa, contribuendo a creare un’atmosfera di rispetto e comprensione.

La manifestazione riprenderà domani, 12 ottobre, sempre all’Università di Teramo, a partire dalle ore 10. L’evento si propone di continuare il dibattito su temi vitali riguardanti la salute globale, rafforzando la rete di esperti e la collaborazione necessaria per affrontare le sfide future.

Ultimo aggiornamento il 11 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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