Polemica al liceo Montessori di Roma: studenti coinvolti in saluto romano in campagna elettorale

Due studenti romani della lista “Riscatto” fotografati mentre eseguono un saluto romano in classe sollevano preoccupazioni su ideologie neofasciste nelle scuole, richiamando l’attenzione sulla necessità di una formazione civica adeguata.
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Polemica al liceo Montessori di Roma: studenti coinvolti in saluto romano in campagna elettorale - (Credit: www.ansa.it)

Episodi di natura allarmante emergono nel contesto scolastico romano, dove due studenti candidati alla rappresentanza in Consiglio d’Istituto della lista “Riscatto” sono stati fotografati mentre eseguivano un saluto romano in una classe. La scena si è svolta davanti a uno striscione che proclamava: “Prendi nota, prendi atto, è ora di riscatto!”, un chiaro riferimento a un gioco di parole legato alla loro campagna. Questa situazione ha sollevato interrogativi sulla presenza di ideologie neofasciste all’interno degli istituti scolastici e sul come tali valori possano infiltrarsi in ambienti che dovrebbero essere non solo apolitici, ma anche fortemente antifascisti.

La denuncia della Rete degli Studenti Medi

La Rete degli Studenti Medi di Roma ha manifestato la propria preoccupazione attraverso una nota ufficiale, ritenendo che l’incidente al liceo Montessori non debba essere considerato un episodio isolato. Infatti, secondo l’associazione, la lista “Riscatto” è legata a un’organizzazione giovanile neofascista chiamata Generazione Popolare, ed è presente anche in altri istituti della capitale. Queste liste, che si presentano come apolitiche, nasconderebbero un’agenda che minaccia i principi democratici e antifascisti delle scuole.

La denuncia evidenzia la pericolosità di tali atteggiamenti, sottolineando che non si tratta solo di un mero incidente, ma di un fenomeno più ampio che si manifesta attraverso liste studentesche apparentemente innocue, le cui origini e collegamenti non sono immediatamente visibili. Secondo la Rete, è cruciale mantenere l’integrità di spazi formativi che dovrebbero promuovere principi di libertà e rispetto reciproco, e non farne terreno fertile per ideologie che possono portare a tensioni e conflitti tra gli studenti.

La posizione dell’amministrazione scolastica

A seguito dell’accaduto, la preside del liceo Montessori, Anna Maria De Luca, ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che la scuola prenderà provvedimenti adeguati in merito. Ha incontrato personalmente i due studenti coinvolti, i quali hanno garantito di non essere collegati a organizzazioni fasciste e di non aver considerato appieno il significato del gesto compiuto. L’incontro ribadisce l’intento dell’amministrazione di garantire la sicurezza e il rispetto dei valori democratici all’interno dell’istituto.

La preside ha anche menzionato quanto sia importante il lavoro formativo che viene svolto all’interno delle scuole, citando la necessità di affrontare temi legati alla storia e alla civica. Questi incidenti, secondo De Luca, sottolineano l’urgenza di un’educazione approfondita, non solo sulla storia passata, ma sulla responsabilità civica e sulla formazione di cittadini informati e rispettosi delle diverse ideologie.

Il contesto della formazione civica in Italia

La questione del saluto romano e delle affiliazioni neofasciste nelle scuole non è un fenomeno nuovo, ma un segnale che evidenzia la necessità di rivedere e rinforzare le linee guida relative all’educazione civica. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, si è attivato in tal senso, introducendo modifiche alle Indicazioni nazionali di storia e all’educazione civica, per favorire una formazione più robusta e consapevole nella gioventù.

Queste nuove linee guida mirano a rendere gli studenti più consapevoli della storia contemporanea e delle sfide legate alla democrazia. L’importanza di integrare la storia con l’analisi critica delle ideologie è essenziale per evitare il ripetersi di eventi simili e per promuovere un ambiente scolastico che favorisca il dialogo e il rispetto reciproco. È fondamentale che le scuole, rimanendo fermamente presidi antifascisti, formino cittadini capaci di confrontarsi con le istanze della società contemporanea, evitando forme di esclusione e violenza.

Tali misure, se applicate coerentemente e con la dovuta attenzione, potrebbero migliorare significativamente le dinamiche interne agli istituti scolastici, contribuendo a un futuro più democratico e inclusivo.

Ultimo aggiornamento il 23 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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