Pompei in un piano sequenza: il racconto di un esperimento televisivo

Un documentario innovativo su Pompei, presentato da Alberto Angela, utilizza un piano sequenza di oltre due ore per offrire un’esperienza immersiva e unica sul sito archeologico.
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Pompei in un piano sequenza: il racconto di un esperimento televisivo - Gaeta.it

Un emozionante documentario dedicato a Pompei è stato recentemente presentato da Alberto Angela, caratterizzato da un piano sequenza unico di due ore e dieci minuti. Questa innovativa realizzazione è stata discussa in occasione del ‘Gala Cinema Fiction-Italian Identity 2024’, dove Antonio Parlati, direttore del Centro di produzione Rai di Napoli, ha annunciato un incontro speciale dedicato agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. L’obiettivo è di esplorare il processo di creazione di quest’opera unica, che offre una nuova prospettiva sull’antica città.

Un’innovazione nella narrazione

Antonio Parlati ha sottolineato l’eccezionalità del progetto, descrivendo come sia stato un esperimento senza precedenti, narrando Pompei dal punto di vista del visitatore in un formato mai visto prima. L’idea di un piano sequenza, che non prevede stacchi di camera o montaggi, permette al pubblico di vivere un’esperienza immersiva e continua. Questo approccio non solo valorizza il sito archeologico, ma rappresenta anche una sfida tecnica e creativa per il team di produzione.

Durante l’incontro del 27 novembre, Parlati illustrerà agli studenti il backstage della realizzazione del documentario, svelando tecniche e strategie utilizzate per riflettere l’atmosfera di Pompei: “Due ore e dieci minuti di un unico piano sequenza incentrato sull’esperienza del visitatore è un’impresa notevole,” ha detto, evidenziando l’importanza di questo lavoro per la cultura storica e artistica italiana.

Un gala dedicato alla formazione nel cinema

La manifestazione di quest’anno si distingue per un ricco programma di incontri e attività, che coinvolge diverse personalità della cinematografia italiana. Valeria Della Rocca, ideatrice e produttrice del gala, ha evidenziato come la kermesse non si limiti a premiare l’industria audiovisiva, ma anche a formare le nuove generazioni nel mondo del cinema. Questo approccio formativo si tradurrà in una serie di eventi all’interno di istituzioni come l’Accademia di Belle Arti, l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e l’Istituto Bernini-De Sanctis. Personalità affermate dell’industria, da Pappi Corsicato a Maurizio Aiello, parteciperanno attivamente a queste sessioni, condividendo la loro esperienza e competenza con gli studenti.

Il ruolo della Rai di Napoli nel panorama audiovisivo

Parlati ha anche rimarcato l’importanza del Centro di produzione Rai di Napoli, sottolineando come la struttura sia nota per la creazione della fiction più longeva d’Italia, “Un posto al sole”. Ha messo in evidenza il valore della cultura in televisione, aprendo la strada a nuovi modi di raccontare storie attraverso mezzi visivi. La collaborazione con Alberto Angela è vista come un esempio di come la Rai di Napoli stia aprendo le porte a narrazioni che uniscono intrattenimento e cultura.

La varietà di contenuti prodotti dal centro, che spaziano dalle fiction a varietà e giochi, dimostra la capacità di creare programmi diversificati che rispondono alle esigenze di un pubblico in continua evoluzione. La passione, afferma Parlati, è il motore che anima l’intero processo creativo, spingendo il team a realizzare progetti significativi e di qualità.

Ultimo aggiornamento il 20 Novembre 2024 da Marco Mintillo

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