Il progetto per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina ha recentemente ottenuto un importante via libera dalla Commissione Via-Vas del Ministero dell’Ambiente, con la pubblicazione del parere numero 19 del 16 novembre. Questo parere guida il percorso verso la realizzazione dell’opera, sottolineando l’importanza di integrare le conoscenze geo-sismologiche e storiche con le più recenti informazioni geostrutturali. Le raccomandazioni della Commissione pongono l’accento su aspetti cruciali come salute pubblica, ambiente, e, particolare attenzione, la sismicità della regione.
Le prescrizioni della commissione
Il documento della Commissione, composto da 685 pagine, presenta ben 62 prescrizioni e raccomandazioni che coprono diverse aree, tra cui l’uso delle terre da scavo e la protezione della biodiversità. Un aspetto particolare riguarda il profilo verticale del ponte, che dovrà essere adeguatamente rialzato per garantire il franco di navigazione, come indicato dal committente, la Società Stretto di Messina. Questa modifica è stata effettuata per evitare che l’impalcato possa interferire con il navigabile, stabilendo la nuova quota a +77,50 m all’estremità siciliana della campata principale. Tali prescrizioni sono obbligatorie e dovranno essere integrate nel progetto esecutivo, garantendo quindi che il piano di costruzione rispetti tutte le linee guida stabilite dalla Commissione.
La necessità di studi sismologici aggiornati
Un punto di particolare interesse è l’attenzione riservata agli studi sismologici. Nel parere si richiede specificamente la conduzione di analisi approfondite su rilevamenti geologici, geomorfologici, e sismologici. Sono previsti tre fasi per l’aggiornamento della pericolosità sismica: l’analisi classica e avanzata, l’analisi di pericolosità in campo vicino e la selezione di accelerogrammi coerenti con la sismicità dei siti. Fino ad ora, il committente ha portato a termine la prima fase, ma le restanti devono essere completate per garantire una valutazione approfondita delle faglie attive in zona. La richiesta di una verifica più precisa ha suscitato preoccupazioni tra i gruppi ambientalisti, che chiedono maggiore attenzione e rigore prima di procedere.
Gli impatti sulla salute pubblica
Tra le considerazioni dell’organismo del Ministero dell’Ambiente ci sono anche le conseguenze sulla salute pubblica. La Commissione chiede aggiornamenti basati su stime recenti riguardo alla qualità dell’aria e ai livelli di rumore, fondamentali sia durante la fase di costruzione che di esercizio del ponte. Si suggerisce di caratterizzare lo stato attuale di salute della popolazione dei comuni che saranno coinvolti, inclusi dati sulla morbilità, per poter analizzare quale sarà l’impatto finale del ponte. Ciò richiede dati aggiornati forniti dall’Azienda Sanitaria Locale di Reggio Calabria, sottolineando l’importanza di una valutazione più attenta e dettagliata.
Aspetti economici del progetto
Le osservazioni sulla redditività del Ponte sullo Stretto pongono domande interessanti. Sebbene il committente affermi che il ponte genererà valore e benefici economici considerevoli, la Commissione evidenzia che non ci sono sufficienti prove per riconsiderare la riduzione dei tempi di viaggio e le relative implicazioni economiche. I benefici stimati includono un risparmio significativo nei costi di viaggio per i passeggeri e per le merci, ma le preoccupazioni su una potenziale diminuzione della domanda di trasporto e sull’aumento dei costi di costruzione complicano ulteriormente le valutazioni. Questa complessità porta alla necessità di analisi più dettagliate nel prossimo futuro, per comprendere meglio l’impatto economico dell’opera in un contesto variabile.
Le discussioni e i lavori intorno a questo grande progetto continuano a sollevare interrogativi significativi, evidenziando la necessità di un approccio ponderato e informato rispetto alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.
Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Donatella Ercolano