Porto di Marina di Carrara: segni di crescita e nuove strategie dopo l’unificazione con La Spezia

Il Porto di Marina di Carrara ha triplicato il traffico merci dal 2016, raggiungendo 5,5 milioni di tonnellate grazie a investimenti significativi e una strategia di diversificazione operativa.
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Porto di Marina di Carrara: segni di crescita e nuove strategie dopo l'unificazione con La Spezia - (Credit: www.ansa.it)

Il Porto di Marina di Carrara ha vissuto una significativa evoluzione dal 2016, raggiungendo traguardi inaspettati alla luce della recente unificazione con l’Autorità di Sistema Portuale della Spezia. Mentre prima dell’unificazione il porto movimentava circa 1,8 milioni di tonnellate di merce, oggi si attesta a ben 5,5 milioni di tonnellate, un incremento che riflette una notevole diversificazione dei traffici e una strategia di sviluppo mirata. L’Autorità del Mar Ligure Orientale ha rilasciato una nota per chiarire i progressi realizzati, sottolineando l’importanza di questi dati per un’adeguata comprensione del cambiamento che ha riguardato lo scalo apuano.

Crescita del traffico e diversificazione dal 2016

Dopo l’unificazione dell’Autorità Portuale di Carrara con quella della Spezia nel 2016, il porto ha visto un aumento straordinario dei volumi movimentati. L’Autorità ha evidenziato che i 5,5 milioni di tonnellate movimentate attualmente rappresentano un incremento del 200% rispetto ai dati precedenti all’istituzione dell’AdSP. Questo notevole cambiamento è frutto di una revisione complessiva delle operazioni portuali e di una strategia che ha favorito non solo l’incremento delle merci, ma anche una maggiore varietà nelle tipologie di traffico gestito.

La diversificazione ha portato il porto a richiamare una pluralità di operatori, a differenza della situazione pre-unificazione, dove la movimentazione era largamente dominata da un singolo operatore. Ciò ha permesso una maggiore competitività e efficienza, beneficiando non solo della ristrutturazione delle attività interne ma anche di una pianificazione più allargata a livello regionale, che mira a integrare il porto di Carrara nel contesto del Tirreno Settentrionale insieme a Livorno e Piombino.

Investimenti significativi e miglioramento infrastrutturale

L’Autorità Portuale ha reso noto che dal 2016 sono stati spesi circa 95 milioni di euro nel porto di Marina di Carrara. Di questi, 57 milioni sono stati investiti grazie a fondi propri dell’AdSP, evidenziando un cambio di passo notevole rispetto ai precedenti investimenti, che tra il 2014 e il 2016 ammontavano a poco più di 1,9 milioni di euro. Questi dati mostrano chiaramente l’impegno dell’ente nel rilancio e nello sviluppo del porto.

I fondi sono stati destinati a vari progetti mirati all’efficientamento energetico delle infrastrutture portuali e della sede amministrativa, alla creazione di nuove strutture viarie e alla realizzazione di una nuova passeggiata a mare. Inoltre, sono stati avviati lavori di dragaggio che contribuiranno ulteriormente a migliorare la navigabilità e l’accessibilità del porto. Ogni intervento è stato concepito per creare una struttura portuale moderna, efficace e in linea con le esigenze attuali del mercato.

Un futuro di sinergia e collaborazione

Recentemente, il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato all’unanimità una mozione della Lega che propone l’inserimento del Porto di Marina di Carrara nel sistema del Tirreno Settentrionale. Questa mossa non solo punta a garantire una maggiore sinergia con gli altri porti della regione, come Livorno e Piombino, ma indica anche un’attenzione crescente verso un approccio integrato nella gestione dei porti. L’obiettivo è ottimizzare le risorse e migliorare l’efficienza operativa attraverso una maggiore collaborazione interportuale.

L’approfondimento e la cooperazione con il vicino Porto della Spezia potrebbero rappresentare una chiave di volta per il futuro dello scalo apuano, affermando la sua importanza non solo a livello locale, ma anche su scala regionale. A tal fine, i continui investimenti e le azioni strategiche messe in atto dall’AdSP saranno fondamentali per consolidare e ampliare i successi già ottenuti, facendone un hub logistico sempre più rilevante nel panorama portuale italiano.

Ultimo aggiornamento il 15 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina

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