A Potenza, il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Marcello Pittella, ha evidenziato l’importanza di rivedere la legge 11/2000 che regola le politiche giovanili nella regione. Questa necessità è emersa durante un incontro con una delegazione di giovani provenienti dalle consulte studentesche di Potenza e Matera. L’incontro ha rappresentato una fase preliminare di un processo che mira a riconoscere e promuovere maggiormente il ruolo delle nuove generazioni all’interno della società lucana.
Un incontro significativo per la Basilicata
Il primo incontro tra Marcello Pittella e i rappresentanti delle consulte studentesche e del Consiglio degli studenti dell’Università degli Studi della Basilicata ha avuto luogo stamani, gettando le basi per una rivisitazione delle politiche giovanili regionali. La delegazione ha richiesto una riflessione approfondita riguardo alla legge 11/2000, una normativa che necessità di un aggiornamento per rispondere ai rapidi cambiamenti della società contemporanea. La presenza di diversi enti, come l’ARDSU e il Comitato Tecnico di Potenza città italiana dei giovani 2024, ha arricchito il dibattito e ha permesso di raccogliere un ampio spettro di opinioni e idee.
Durante l’incontro, Pittella ha sottolineato che le nuove generazioni rappresentano un valore cruciale per il futuro della Basilicata, sostenendo che le attuali politiche devono essere in grado di ascoltare ed integrare le istanze dei giovani. Il presidente ha invitato quindi a mettere in atto una collaborazione costruttiva per comprendere e affrontare le sfide che i giovani devono affrontare nella loro quotidianità.
L’importanza di adattare la legge alle esigenze attuali
Marcello Pittella ha rimarcato il concetto che il trinomio spopolamento-intelligenze-giovani deve essere prioritario nell’agenda istituzionale del governo regionale. Secondo il presidente, è fondamentale dare ascolto alle nuove richieste e al linguaggio che i giovani stanno utilizzando per esprimere i loro bisogni. Negli ultimi 24 anni, il contesto sociale si è profondamente modificato ed è essenziale che la legge rifletta queste trasformazioni.
Una legge sviluppata nello scorso millennio non può più rispondere adeguatamente alle problematiche contemporanee. Pittella ha suggerito che ciò che era rilevante nel 2000 potrebbe non esserlo più oggi, rendendo necessario un intervento che consenta di allineare la normativa alle sfide attuali, come la digitalizzazione, la mobilità giovanile e le nuove forme di partecipazione sociale e culturale.
Necessità di un ascolto attivo
Il presidente Pittella ha concluso il suo intervento enfatizzando l’importanza di un ascolto attivo da parte delle istituzioni. Questo approccio non solo permette una revisione significativa della legge, ma contribuisce anche a creare un clima di fiducia tra i giovani e il governo regionale. Attraverso questo dialogo, si auspica di consolidare un’alleanza che possa portare a politiche più efficaci e mirate.
Negli ambienti giovanili c’è una crescente consapevolezza del bisogno di essere coinvolti nei processi decisionali che li riguardano. L’esigenza di dare voce alle nuove generazioni è un tema centrale, considerando che i giovani di oggi saranno i cittadini, i lavoratori e i leader di domani. Queste riflessioni sono un passo fondamentale per costruire un futuro in cui i giovani possano sentirsi protagonisti e partecipi nel loro sviluppo e in quello della loro comunità.
Ultimo aggiornamento il 5 Novembre 2024 da Sara Gatti