Potenza: manifestazione contro la crisi del settore automotive e richieste per un futuro sostenibile

Cittadini di Potenza protestano contro la crisi del settore automotive, chiedendo sostegno economico e politiche di transizione sostenibile a Governo e Unione Europea per garantire posti di lavoro e innovazione.
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Potenza: manifestazione contro la crisi del settore automotive e richieste per un futuro sostenibile - (Credit: www.ansa.it)

Questa mattina, la città di Potenza è diventata il palcoscenico di una manifestazione di protesta che ha visto la partecipazione di alcune centinaia di cittadini. L’evento, organizzato dalle sigle sindacali Aqcfr, Fismic e Ugl, si è tenuto in risposta alla crescente crisi del settore automotive in Italia. Questa manifestazione ha fatto da contraltare allo sciopero nazionale previsto a Roma, sottolineando le preoccupazioni condivise da lavoratori e sindacati riguardo al futuro dell’industria automobilistica. I rappresentanti dei sindacati hanno presentato un manifesto al prefetto di Potenza, Michele Campanaro, intitolato “Unità e azioni necessarie per la difesa del settore automotive”.

Le richieste all’Unione Europea

Il manifesto consegnato al prefetto rappresenta un documento fondamentale che raccoglie le istanze dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali. Le richieste sono indirizzate a diverse istituzioni, tra cui l’Unione Europea. Le sigle sindacali hanno chiesto all’Ue una transizione verso la mobilità sostenibile che sia realistica e progressiva. Un aspetto centrale delle richieste consiste nell’ottenere un adeguato sostegno economico per le aziende del settore automotive che stanno affrontando sfide significative in questo momento di cambiamento.

Uno dei punti chiave del documento è l’importanza di sostenere l’innovazione green, promuovendo l’adozione di combustibili alternativi e tecnologie ecologiche. I sindacati sottolineano la necessità di stabilire un chiaro percorso di transizione, che permetta alle aziende di affrontare questo passaggio senza compromettere la loro competitività. Si evidenzia, quindi, l’importanza di politiche che possano accompagnare le aziende verso un futuro più sostenibile, senza lasciare gli operatori del settore in un’impossibilità di adattarsi.

Le richieste al Governo Italiano

Parallelamente alle richieste indirizzate all’Unione Europea, le organizzazioni sindacali hanno rivolto una serie di domande e suggerimenti anche al Governo Italiano. È stata evidenziata l’importanza di implementare politiche di protezione sociale rafforzate per tutelare i lavoratori in un contesto di cambiamento così profondo. Le organizzazioni hanno chiamato a gran voce la necessità di incrementare il piano di investimenti destinato alla transizione, un intervento che riterrebbero fondamentale per preservare i posti di lavoro e promuovere l’innovazione.

Il Governo è chiamato a farsi carico di una grande responsabilità: garantire che i lavoratori e le loro famiglie non vengano lasciati indietro durante la transizione verso una mobilità più sostenibile. Le sigle sindacali hanno messo in risalto il fatto che il cambiamento deve includere anche un adeguato piano di riqualificazione per i lavoratori coinvolti, affrontando così le preoccupazioni legate alla perdita di posti di lavoro in un settore in evoluzione.

Le aspettative nei confronti di Stellantis

Un altro attore centrale nel dibattito è Stellantis, la casa automobilistica risultante dalla fusione tra FCA e PSA. Le organizzazioni sindacali hanno sollecitato Stellantis a rispettare e accelerare il ciclo di investimenti programmato per gli stabilimenti italiani, considerando fondamentale garantire la continuità produttiva. Questa aspettativa si basa sulla necessità di innovazione tecnologica e di investimento in nuovi processi produttivi, essenziali per mantenere la competitività del settore automotive nel mercato globale.

In particolare, le sigle sindacali hanno puntato l’attenzione sulla necessità di sviluppare motorizzazioni ibride ed elettriche, in linea con le direzioni tracciate in ambito europeo per la sostenibilità. È chiesto anche di definire con chiarezza le missioni produttive degli stabilimenti italiani, al fine di ottimizzare le risorse e migliorare l’efficacia dei processi industriali.

Ultimo aggiornamento il 18 Ottobre 2024 da Armando Proietti

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