Recentemente, il Ministero dell’Interno ha avviato un’iniziativa per rafforzare la sicurezza all’interno dei treni e delle stazioni ferroviarie liguri. Questo intervento è emerso durante un importante incontro tenutosi presso la Prefettura di Genova, sollecitato dai sindacati dopo un grave episodio di violenza avvenuto il 4 novembre: l’accoltellamento di un capotreno da parte di due passeggeri a bordo del convoglio regionale Genova-Busalla. La strategia del Ministero mira a incrementare le risorse disponibili per garantire un ambiente più sicuro sia per i lavoratori che per i viaggiatori.
Un incontro cruciale per la sicurezza ferroviaria
All’incontro per discutere delle misure di sicurezza nei treni liguri hanno partecipato i Prefetti delle province di Genova, La Spezia, Savona e Imperia, al fine di unire le forze in favore della sicurezza pubblica. Anche i rappresentanti dei principali sindacati del settore trasporti, tra cui Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast e Orsa, hanno avuto un ruolo fondamentale nella discussione. Gli operatori di Rfi e Trenitalia hanno portato le loro competenze tecniche, mentre Fs Security, la Regione Liguria, la polizia ferroviaria e i vertici delle forze dell’ordine hanno contribuito a delineare un piano concreto per affrontare le problematiche di sicurezza.
Durante l’assemblea, è emerso che le forze di polizia intensificheranno i controlli nelle stazioni di Genova Principe e Genova Brignole, aree considerate strategiche per la sicurezza viaggiante. Questi controlli saranno centralizzati e svolti quotidianamente, in sinergia con la polizia ferroviaria, che si occupa della vigilanza a bordo dei treni. Per rafforzare ulteriormente la presenza di sicurezza, verrà coinvolto anche personale militare dell’Esercito Italiano.
Le richieste dei sindacati per aumentare la sicurezza
I sindacati hanno espresso fortemente la necessità di implementare le risorse destinate alla sicurezza, compresa la scorta e l’assistenza, oltre al supporto di Fs Security e della Polfer. Hanno sollecitato il ripristino delle commissioni tecniche congiunte tra le aziende del gruppo ferroviario, i sindacati e la Polfer, per facilitare incontri regolari e affrontare le problematiche in modo mirato e tempestivo. Questi incontri mensili sarebbero dediti a identificare le criticità e proporre soluzioni pratiche, creando così un canale diretto di comunicazione fra tutti gli attori coinvolti.
Un’altra raccomandazione è quella di riprendere il progetto di Rfi riguardo agli investimenti nei sistemi di tornelli e all’apertura delle piccole stazioni al pubblico. Questo intervento sarebbe fondamentale non solo per garantire una maggiore accessibilità ma anche per contrastare la desertificazione delle fermate ferroviarie, preservando l’integrità e il servizio dell’intera rete.
Questa mobilitazione generale è indicativa della volontà di opporsi alla violenza e di creare un ambiente ferroviario più sicuro per tutti. I progressi nelle misure attuate dal Ministero e dalle organizzazioni coinvolte dovranno ora essere monitorati per valutarne l’efficacia nel lungo termine.
Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Marco Mintillo