Nel disegno di legge di bilancio 2025, il governo prevede tagli significativi agli organici del personale docente e personale ATA in diverse province italiane. Questo provvedimento sta suscitando preoccupazioni tra i sindacati e i dirigenti scolastici, specialmente a Latina, dove le scuole già affrontano sfide organizzative e carenze di personale. Il rischio è che le misure proposte possano avere conseguenze dirette sulla qualità dell’istruzione e sulla sicurezza all’interno degli istituti.
Riduzioni significative nelle scuole pontine
Il ddl di bilancio prevede una diminuzione di 5.660 unità per il personale docente e una riduzione di 2.174 posti per il personale ATA. Patrizia Giovannini, coordinatrice della Gilda Insegnanti di Latina, ha espresso forte preoccupazione riguardo a queste misure, sottolineando le difficoltà già presenti nelle scuole della provincia. Le istituzioni scolastiche pontine, infatti, stanno lottando per gestire le proprie attività quotidiane con l’attuale organico, ridotto per mancanza di personale. Con queste nuove misure, l’apertura e la gestione delle scuole nel prossimo anno scolastico si preannunciano complicate.
Giovannini ha definito queste scelte come “miopi e dannose”, sostenendo che i tagli andranno ad aggravare una situazione già critica. Le scuole, in particolare quelle che adottano percorsi formativi particolari, come le istituzioni con indirizzo musicale o a tempo pieno, potrebbero trovarsi in difficoltà nella gestione dell’orario pomeridiano. Questo potrebbe portare a situazioni in cui la sicurezza e la sorveglianza degli alunni sono a rischio, mentre i dirigenti scolastici tentano di tamponare le emergenze con risorse già limitate.
Disagi organizzativi e strategie di contenimento
Oltre ai tagli agli organici, anche le modalità di gestione delle assenze del personale rappresentano un ulteriore punto critico. La sindacalista ha evidenziato l’impatto delle attuali politiche di contenimento nelle nomine dei supplenti. In caso di assenza del personale amministrativo, infatti, risulta possibile assegnare un supplente solo dopo un mese. Tale situazione compromette gravemente il corretto funzionamento delle scuole, costringendo gli istituti a operare con un organico drasticamente ridotto per periodi prolungati.
La questione si complica ulteriormente a causa del dimensionamento scolastico, che prevede riduzioni nel numero degli istituti e delle dirigenze. Questi fattori impatteranno su un numero ridotto di docenti e personale ATA, già insufficienti per gestire in modo ottimale l’attività scolastica. Ulteriore complessità è aggiunta dalla progettazione di nuovi istituti tecnici e licei quadriennali, che rappresentano un cambiamento nell’offerta formativa, ma potrebbero portare a una ulteriore contrazione delle classi.
Contrasti tra promesse e realtà
Le affermazioni del ministro riguardo all’aumento degli organici sembrano contraddette dai provvedimenti reali proposti dal governo. La Gilda Insegnanti sottolinea che le necessità delle scuole di Latina, che storicamente vivono in una posizione marginale rispetto alla città metropolitana, sono destinate a subire le conseguenze più gravi. La coordinatrice Giovannini avverte che i proclami a favore di un aumento della disponibilità di personale non sono supportati da misure concrete e rispondenti ai reali bisogni delle scuole.
Questo scenario fa emergere un forte appello per una rivalutazione delle scelte politiche in tema di istruzione. La comunità scolastica è in attesa di risposte che possano garantire un miglioramento delle condizioni per l’insegnamento e l’apprendimento, nell’interesse di alunni e famiglie, nonché a favore della stabilità e sicurezza delle istituzioni educative in un contesto già complesso.
Ultimo aggiornamento il 31 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina