Protesta a Sulmona contro la centrale turbogas: comitati cittadini chiedono maggior sicurezza ambientale

I comitati cittadini di Sulmona protestano contro la centrale turbogas di Metaenergia, esprimendo preoccupazioni per la salute pubblica e l’impatto ambientale, mentre si avviano indagini legali sulla questione.
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Protesta a Sulmona contro la centrale turbogas: comitati cittadini chiedono maggior sicurezza ambientale - Gaeta.it

Questo mattino, i comitati cittadini per l’ambiente hanno dato vita a un’importante manifestazione di protesta davanti alla centrale turbogas situata nel nucleo industriale di Sulmona. Il sit-in ha avuto come slogan centrale “La salute è mia non della Metaenergia“, evidenziando le preoccupazioni locali riguardo alla salute pubblica e all’impatto ambientale dell’impianto, promosso dalla multinazionale finlandese Wartsila attraverso un contratto con Metaenergia. Altre località interessate dal progetto includono Gorizia, Piombino, Cassino e Melfi, tutte selezionate per la costruzione di centrali simili per bilanciare i flussi energetici delle fonti rinnovabili.

Le motivazioni della protesta e le preoccupazioni locali

I manifestanti, armati di cartelli e bandiere, hanno espresso la loro contrarietà a esperienze passate e alla mancanza di autorizzazioni che potrebbero compromettere l’integrità ambientale e la salute dei cittadini. Secondo i comitati, non sarebbe stata effettuata una valutazione d’impatto ambientale adeguata, un aspetto cruciale per ogni progetto di grande influenza sull’ecosistema locale. Questo punto è stato sottolineato da Mario Pizzola, portavoce del comitato, che ha dichiarato che “la mancanza di valutazione non solo mette a rischio l’ambiente, ma anche la sicurezza delle persone“, vista la vicinanza della centrale a complessi sportivi ed edifici commerciali.

L’intento dei manifestanti non è solo quello di richiamare l’attenzione sulle problematiche ambientali, ma anche di mettere in discussione le scelte politiche e imprenditoriali che possono influenzare la vita quotidiana degli abitanti della zona. “Ci sono reali pericoli legati alla sicurezza pubblica“, ha affermato Pizzola, evidenziando come la salute e il benessere dei cittadini debbano sempre venire prima degli interessi economici delle grandi multinazionali.

Le indagini e le implicazioni legali

La situazione ha attirato l’attenzione del procuratore della Repubblica, Luciano D’Angelo, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta per esaminare le denunce presentate dai comitati. L’indagine si concentrerà sull’assenza di documenti chiave riguardanti la valutazione d’impatto ambientale e sull’opportunità di mettere in funzione la centrale turbogas. Questo sviluppo evidenzia un crescente interesse delle autorità in merito alla questione, suggerendo che la lotta dei cittadini per la trasparenza e la sicurezza potrebbe avere ripercussioni significative.

La centrale, che si trova vicino alla fabbrica Magneti Marelli, ha una potenza nominale di 99,2 Mwt e utilizza gas naturale come fonte di alimentazione. Sebbene il gas naturale sia considerato meno inquinante rispetto al carbone e al petrolio, rimane un combustibile fossile, il che solleva interrogativi sulla sua classificazione come fonte energetica pulita e rinnovabile. Questo elemento ha alimentato le preoccupazioni dei cittadini riguardo al futuro energetico della loro regione.

Il dibattito sulla transizione energetica e le fonti rinnovabili

La costruzione della centrale turbogas di Sulmona s’inserisce nel contesto di una più ampia discussione sulla transizione energetica. Da un lato, il fabbisogno di energia continua a crescere, e le centrali a gas naturale sono presentate come una soluzione temporanea per equilibrare la fornitura durante le fluttuazioni delle fonti rinnovabili, come l’eolico e il solare. D’altro canto, la crescente preoccupazione per la sostenibilità ambientale e i rischi associati all’inquinamento spingono comunità e attivisti a esigere maggiore responsabilità e valutazioni approfondite prima dell’implementazione di tali impianti.

Nella delibera di investimento e progettualità nella zona, è fondamentale rapportare le scelte attuali agli obiettivi di uno sviluppo sostenibile. I cittadini chiedono trasparenza e ricerche dettagliate che possano garantire che le future produzioni energetiche non abbiano effetti negativi sulla qualità della vita e sull’ambiente circostante. La risposta a queste preoccupazioni necessiterà di un dialogo aperto tra autorità locali, cittadini e investitori, affinché le scelte energetiche future siano in linea con le aspettative e le esigenze della comunità.

L’attenzione verso la sostenibilità e la salute pubblica continua a crescere, e la manifestazione di oggi a Sulmona rappresenta solo una delle tante battaglie che i cittadini stanno combattendo per proteggere il loro ambiente e il proprio benessere. In un’epoca in cui le varie energie sono messe a confronto, la voce dei nonni di questo territorio si fa sentire con forza.

Ultimo aggiornamento il 5 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina

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