Quarticciolo, la fiaccolata di don Coluccia contro lo spaccio scatena il dibattito

La fiaccolata di don Antonio Coluccia a Quarticciolo contro lo spaccio di droga suscita reazioni contrastanti, evidenziando la necessità di interventi strutturali e un approccio integrato per affrontare il degrado urbano.
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Quarticciolo, la fiaccolata di don Coluccia contro lo spaccio scatena il dibattito - Gaeta.it

Il quartiere di Quarticciolo torna al centro della cronaca per l’iniziativa anti-spaccio promossa da don Antonio Coluccia. La fiaccolata, svoltasi il 7 novembre in viale Palmiro Togliatti, ha coinvolto una trentina di partecipanti ma ha suscitato reazioni contrastanti sia da parte dei residenti che dalle istituzioni. Questo evento mette in luce le complesse dinamiche sociali che animano la zona e il dibattito attuale sui mezzi da adottare per affrontare il problema della criminalità.

Don Coluccia e il suo impegno contro la droga

Don Antonio Coluccia è ormai un volto noto a Quarticciolo e in altre aree della Capitale, grazie alle sue azioni volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla lotta contro il traffico di droga. Durante la fiaccolata, il sacerdote ha etichettato la droga come la principale causa del degrado sociale, un tema che ha ripetutamente affrontato nei suoi discorsi. Coluccia ha organizzato diverse manifestazioni e passeggiate, cercando di portare l’attenzione su una questione che affligge molti giovani e famiglie del quartiere.

Tuttavia, la sua figura non è priva di controversie. Eventi passati hanno visto l’emergere di tensioni, come nei frangenti di aggressione subiti dal sacerdote stesso. In particolare, una fiaccolata precedente si è conclusa con un episodio di violenza in cui un membro della scorta di Coluccia ha dovuto sparare un colpo in aria per disperdere la folla.

Questa situazione evidenzia non solo la gravità della questione dello spaccio ma anche le ripercussioni sociali e i rischi che circondano simili iniziative. Il dibattito su come affrontare efficacemente il problema del degrado urbano e della criminalità si fa sempre più acceso e richiede un’attenta analisi dei metodi utilizzati.

Critiche e richieste di intervento

Le manifestazioni condotte da don Coluccia non sono state accolte necessariamente con favore. Gli attivisti del movimento Quarticciolo Ribelle hanno criticato l’approccio del sacerdote, sostenendo che tali azioni siano solo dei “palliativi” che non affrontano le radici dei problemi. Hanno messo in luce un “vuoto istituzionale” che, a loro avviso, sta contribuendo al degrado del quartiere.

I politici che partecipano a queste fiaccolate non stanno risolvendo i problemi reali,” affermano i membri del gruppo. La richiesta principale da parte dei residenti consiste in un intervento concreto, come l’ampliamento delle opportunità lavorative e una riqualificazione significativa degli spazi pubblici.

Ampliando il discorso, numerosi cittadini segnalano che anche la presenza delle pattuglie della Questura, sebbene necessaria, non riesce a risolvere le problematiche strutturali del quartiere. È fondamentale adottare misure a lungo termine piuttosto che azioni sporadiche che rischiano di non avere un impatto duraturo.

L’assessore Annucci chiede una pianificazione complessiva

Il tema è stato recentemente affrontato anche dall’assessore all’ambiente del Municipio V, Edoardo Annucci. Durante la fiaccolata, Annucci ha espresso il suo disappunto nei confronti della presenza di figure istituzionali, come il presidente della Regione Lazio e un commissario di Ater, che partecipano a eventi senza portare reali soluzioni. Secondo l’assessore, è necessario un masterplan integrato che includa tutte le istituzioni competenti, al fine di restituire prospettive concrete al quartiere.

Annucci ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una cooperazione tra Comune, Regione, Ater e Prefettura per affrontare il problema della criminalità in modo efficace ed organizzato. Ha enfatizzato l’importanza di non affrontare singoli progetti in modo isolato, poiché molte criticità derivano dalla frammentazione degli interventi.

Un punto cruciale espresso dall’assessore riguarda la gestione del patrimonio pubblico di Ater. Le sue osservazioni evidenziano l’esigenza di un intervento deciso da parte delle istituzioni per ristrutturare e riqualificare le abitazioni e gli spazi pubblici del quartiere, che altrimenti continuerebbero a deteriorarsi, compromettendo ulteriormente la vivibilità del quartiere.

La situazione a Quarticciolo mostra dunque quanto sia complesso il tema della sicurezza e del degrado urbano, mettendo in luce la necessità di un approccio integrato e duraturo.

Ultimo aggiornamento il 9 Novembre 2024 da Marco Mintillo

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