Quattro uomini denunciati per furto e accesso abusivo: smascherata una rete di ladri a Ancona

Quattro uomini denunciati per furto aggravato e accesso abusivo a sistemi informatici dopo un’inchiesta su anomalie in un’azienda di prodotti tecnologici, con circa 150 telefoni rubati coinvolti.
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Quattro uomini denunciati per furto e accesso abusivo: smascherata una rete di ladri a Ancona - Gaeta.it

Un’inchiesta della Polizia di Stato di Ancona, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, ha portato alla denuncia di quattro uomini italiani, accusati di furto aggravato, ricettazione e accesso abusivo a sistemi informatici. Le indagini hanno avuto origine grazie alla segnalazione di un imprenditore che aveva notato anomalie tra il carico e lo scarico di prodotti tecnologici nella sua attività.

Le incongruità nel magazzino

Nell’estate del 2022, il titolare di un’azienda specializzata nella vendita all’ingrosso di prodotti tecnologici ha presentato una denuncia, dopo aver riscontrato delle differenze significative tra i dispositivi ricevuti e quelli registrati nel sistema. In particolare, l’attenzione si è focalizzata su dispositivi di marca Apple, in particolare gli iPhone. Le discrepanze sono state sufficienti per allertare le forze dell’ordine, avviando un’indagine rigorosa.

La Squadra Mobile di Ancona ha avviato quindi un’attività investigativa, analizzando i movimenti nel magazzino. Durante le indagini, è emerso che uno dei dipendenti mostrava comportamenti sospetti, immortalato dalle telecamere di sorveglianza mentre si appropriava di alcuni cellulari. Questo dipendente era riuscito a modificare i dati sia nel software di scarico che in quello di carico, accedendo abusivamente ai sistemi informatici dell’azienda per prelevare i prodotti senza destare sospetti.

I furti di telefoni cellulari

Le indagini hanno rivelato un quadro complesso, con un’accumulazione di prove che hanno dimostrato come negli ultimi due anni fossero stati trafugati circa 150 apparecchi telefonici, tutti di marche prestigiose e rimanenti imballati. I dati raccolti dagli investigatori hanno permesso di incrociare informazioni presenti sia nei portali telematici utilizzati dall’azienda che nella documentazione cartacea, svelando l’ampiezza dell’operazione illecita.

Il lavoro di analisi ha portato gli investigatori a scoprire che i telefoni rubati erano rivenduti attraverso una rete di complici, attivi principalmente nelle aree di Jesi e Rimini. Ogni passaggio della catena, dalla sottrazione al rivenditore, è stato meticolosamente tracciato, evidenziando una ben organizzata attività di furto e ricettazione, che si avvaleva di una comoda interconnessione tra i vari attori coinvolti.

Osservazioni finali sull’operazione

Con l’esito delle indagini, quattro uomini sono stati identificati e deferiti alla competente Procura della Repubblica di Ancona. In particolare, il dipendente infedele è stato accusato di furto e accesso abusivo a sistemi informatici, mentre i tre complici che si occupavano della rivendita sono stati accusati di ricettazione.

A seguito delle perquisizioni effettuate dagli agenti di polizia, sono stati sequestrati alcuni dei cellulari rubati ancora non rivenduti. Gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari sono stati notificati ai sospettati, mentre il dipendente infedele è stato licenziato dalla sua posizione nell’azienda. L’operazione sottolinea la vigilanza e l’efficacia delle forze dell’ordine nel combattere la criminalità economica e il furto organizzato.

Ultimo aggiornamento il 3 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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