Un importante momento di rinascita e commozione ha caratterizzato il pomeriggio di ieri a Capodacqua, dove la comunità locale ha accolto il ritorno del Tempietto Ottagonale della Madonna del Sole, un edificio di culto simbolico per gli abitanti di Arquata del Tronto. Dopo essere stato gravemente danneggiato dal terremoto del 2016, la riconsegna dell’edificio attraverso un gesto significativo, la consegna delle chiavi, ha rappresentato un passo fondamentale verso il recupero della memoria storica e identitaria del territorio.
La rete di solidarietà per il restauro
L’iniziativa di recupero del Tempietto non è stata frutto del caso. Fin dai primi momenti dopo il sisma, si è formata una rete di solidarietà che ha mobilitato diversi soggetti. Il FAI – Fondo Ambiente Italiano ha assunto un ruolo centrale, adottando il monumento e avviando un progetto di restauro, sostenuto da numerosi donatori. Questa iniziativa ha dato vita a un percorso di risanamento che ha permesso di riportare il Tempietto al suo antico splendore.
La ditta Piacenti di Prato è stata incaricata dei lavori di restauro, eseguendo un intervento delicato e rispettoso della storia dell’edificio. Con un approccio meticoloso, i restauratori hanno cercato di mantenere intatti i dettagli architettonici originali, un obiettivo fondamentale in progetti di questo tipo, dove l’identità culturale è fortemente legata alla struttura stessa.
Il coinvolgimento della comunità è stato palpabile. Le persone hanno mostrato un grande attaccamento al Tempietto, considerato non solo un luogo di culto, ma anche un centro vitale per la socialità e la cultura di Capodacqua. Questa rinascita ha quindi richiamato l’attenzione di molti, segno di un rinnovato senso di appartenenza e partecipazione.
La celebrazione del ritorno del Tempietto
Il momento di riapertura del Tempietto è stato contrassegnato da una cerimonia solenne, che ha visto la celebrazione di una messa officiata dai sacerdoti don Umberto Puglia e don Benito Masci. La presenza di Alessandra Stipa, presidente regionale del FAI, ha ulteriormente sottolineato l’importanza di questo progetto, la cui realizzazione è stata possibile anche grazie al suo impegno. La cerimonia ha offerto un’occasione di riflessione profonda sul valore del patrimonio culturale e religioso della comunità.
Il sindaco di Arquata del Tronto, Michele Franchi, ha condiviso le sue emozioni in merito al rientro del Tempietto, sottolineando l’importanza del luogo di culto per Capodacqua. “Questo luogo è stato a lungo un centro vitale per noi” ha affermato il sindaco, evidenziando come la mancanza del Tempietto si sia fatta sentire in modo tangibile nella comunità. La programmazione di una cerimonia ufficiale di riapertura, attesa per la prossima primavera, promette di essere un ulteriore momento di aggregazione per tutti gli abitanti, un’occasione per celebrare il legame tra passato e futuro.
La riconsegna delle chiavi rappresenta così non solo una riparazione fisica ma anche un segno della resilienza di una comunità che guarda con speranza alla propria storia e alle tradizioni che la caratterizzano. La celebrazione ha riunito cittadini, autorità e sostenitori del progetto, uniti nell’intento di preservare e valorizzare il patrimonio culturale di Capodacqua, pronto a riprendere il suo posto centrale nella vita della comunità.
Ultimo aggiornamento il 16 Novembre 2024 da Elisabetta Cina