Nel cuore dell’Afghanistan, in una provincia ricca di sfide ma anche di speranze, si è finalmente riaperto l’orfanotrofio pubblico di Kapisa. Questo progetto, che ha visto la collaborazione di organizzazioni non governative italiane, ha l’obiettivo di offrire un rifugio sicuro a oltre 50 ragazze e ai loro figli. La necessità di strutture come questa è diventata sempre più urgente, in considerazione della difficile situazione socio-economica del paese.
Il ruolo delle Ong italiane nella riattivazione dell’orfanotrofio
Nove Caring Humans e Otb Foundation sono le due associazioni che hanno promosso il progetto di riapertura dell’orfanotrofio. Nove Caring Humans, presente sul campo con le sue operazioni, è una delle poche Ong italiane attive in Afghanistan. La sua collaborazione con Otb Foundation, un’istituzione legata al gruppo di Renzo Rosso, ha permesso di implementare un intervento mirato alle necessità delle donne e dei bambini nelle regioni più vulnerabili del paese.
L’orfanotrofio di Kapisa non è solo una struttura fisica, ma, simbolicamente, un’isola di salvezza in un contesto di violenza e instabilità. La riattivazione è stata possibile grazie a un investimento significativo di risorse e fondi, trasformando l’orfanotrofio da maschile a femminile. Questo cambiamento ha un’importanza cruciale in un paese dove la discriminazione di genere è fortemente radicata e le ragazze spesso affrontano situazioni di violenza domestica e matrimoni precoci.
L’importanza di luoghi sicuri per i bambini in Afghanistan
Secondo un rapporto dell’Ipc, circa 3,2 milioni di bambini sotto i cinque anni in Afghanistan soffrono di grave malnutrizione. Questa cifra allarmante evidenzia la drammaticità della situazione che le famiglie afgane si trovano ad affrontare quotidianamente. In questo scenario, la presenza di orfanotrofi diventa fondamentale non solo per la salvaguardia della vita dei bambini, ma anche per il loro benessere psicologico e sociale.
Gli orfanotrofi offrono non solo un tetto sicuro, ma forniscono anche un ambiente dove le ragazze possono ricevere educazione e formazione. Ciò rappresenta un’opportunità vitale per interrompere il ciclo della povertà e dell’abuso che spesso caratterizza la vita di molte di queste giovani. La scelta di aprire un orfanotrofio specificamente per ragazze a Kapisa rappresenta un passo significativo verso la solidarietà e la protezione dei diritti dei minori in Afghanistan.
Testimonianze e sostegno
Arianna Alessi, vicepresidente di Otb Foundation, ha commentato l’importanza di questo progetto, affermando che non potevano ignorare le terribili circostanze in cui si trovano le bambine afgane. Il “supporto a Nove” è visto come un gesto necessario, per contribuire a contrastare il quotidiano dramma della fame, del freddo, del lavoro minorile e delle violenze che affliggono i più giovani. La scelta di queste Ong di agire si fonda su una strategia di intervento attenta alle esigenze reali della popolazione locale, cercando di apportare aiuto in modo concreto e duraturo.
Con la riapertura dell’orfanotrofio di Kapisa, l’auspicio è quello di diffondere un messaggio di speranza e resilienza, uniti nella lotta contro le ingiustizie e nella ricerca di un futuro migliore per le giovani generazioni.
Ultimo aggiornamento il 20 Novembre 2024 da Donatella Ercolano