A Marina di Camerota, un’incantevole località del Salernitano, si è svolta l’undicesima edizione del “Premio Internazionale Nassirya per la Pace“. Questo evento, organizzato dall’associazione culturale Elaia, ha come obiettivo principale la promozione dei valori legati alla pace, alla legalità e all’impegno civile. Nasce come un tributo alle vittime dell’attentato di Nassiriya del 12 novembre 2003, rappresentando un momento di riflessione e celebrazione per coloro che si adoperano quotidianamente per una società migliore, anche in contesti di conflitto.
I premiati di quest’anno: Eccellenza e coraggio
Il premio è stato conferito a personalità che, con il loro lavoro instancabile, sono fonte di ispirazione per la difesa dei diritti umani e la diffusione della pace. La cerimonia di premiazione è stata accompagnata dalle note della Fanfara dei Bersaglieri della Brigata Garibaldi, creando un’atmosfera suggestiva e celebrativa. Hanno partecipato diverse autorità civili e militari, incluso il sottosegretario di Stato Tullio Ferrante, il quale ha voluto dedicare il premio a Silvio Berlusconi, riconoscendo così il contributo alle istituzioni e alla politica italiana. Tra coloro che hanno ricevuto un premio alla memoria, spicca il sottotenente dei carabinieri Giovanni Cavallaro, deceduto nell’attentato che ha colpito Nassiriya ventuno anni fa.
Oltre a Cavallaro, sono stati premiati anche nomi di spicco nella società e nelle istituzioni. Tra questi, Pietro Orlandi, noto per il suo impegno nella ricerca della verità sulla scomparsa di sua sorella, e il generale di Corpo d’armata Stefano Mannino, presidente del Centro Alti Studi per la Difesa. L’ammiraglio Isp. Sergio Liardo, vicecomandante generale delle Capitanerie di Porto, e il personale del Policlinico Militare Celio di Roma hanno altresì ricevuto riconoscimenti per il loro ruolo nella tutela della salute pubblica e nel servizi d’emergenza.
Un premio speciale è andato a Ben, un cane eroe dei vigili del fuoco, che si è reso protagonista di un’importante operazione di salvataggio nel settembre 2024 a Saviano. Insieme al suo istruttore Giuseppe Amato, Ben ha dimostrato non solo competenze straordinarie ma anche un grande spirito di servizio, riuscendo a liberare persone intrappolate sotto le macerie di un edificio, evidenziando così l’importanza del lavoro di squadra e dell’assistenza in situazioni di emergenza.
La marcia della pace e l’ospedale da campo
Durante la manifestazione, gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Camerota hanno partecipato a una marcia della pace, simbolo di unità e solidarietà, che si è conclusa presso il porto di Marina di Camerota. Questo gesto rappresenta un’importante iniziativa educativa, capace di sensibilizzare i più giovani sui temi della pace e della responsabilità civica. La marcia ha dato visibilità all’importanza dell’educazione alla pace nelle scuole, un aspetto fondamentale per sviluppare una generazione consapevole e attenta ai valori di legalità e giustizia.
Presso il porto, è stato allestito un ospedale da campo dell’Esercito Italiano, in collaborazione con l’associazione MediCilento. Questa iniziativa dimostra l’impegno delle istituzioni nella preparazione e gestione delle emergenze, fornendo assistenza sanitaria in tempi di crisi poi non solo a livello nazionale, ma anche a protezione delle comunità più vulnerabili. La presenza di un ospedale da campo offre un’importante risorsa per la gestione delle emergenze sanitarie, ma è anche un’occasione per promuovere la cultura della prevenzione e dell’aiuto reciproco.
Riflessioni finali sulla cerimonia
Durante il suo intervento, il presidente dell’associazione Elaia, Vincenzo Rubano, ha messo in evidenza il significato di questa cerimonia, sottolineando l’importanza di ricordare coloro che hanno sacrificato la propria vita per la causa della pace. Rubano ha espresso gratitudine nei confronti di tutti coloro che continuano a lottare per un mondo meglio, riconoscendo l’impegno, il coraggio e l’amore che molte persone portano nella propria vita. I riconoscimenti conferiti rappresentano un segnale chiaro di come l’Italia possa e debba essere un faro di speranza e resilienza in tutte le sue sfaccettature, da quelli storici a quelli più recenti, nell’ambito dell’impegno per la pace e per una società giusta.
Ultimo aggiornamento il 10 Novembre 2024 da Elisabetta Cina