Riflessioni sul Mediterraneo: La necessità di un commissario per riequilibrare l’interesse europeo

La nomina di un commissario per il Mediterraneo mira a riequilibrare l’attenzione dell’UE verso il Sud, promuovendo cooperazione energetica, mobilità circolare e integrazione tra le regioni mediterranee e del Mar Nero.
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Riflessioni sul Mediterraneo: La necessità di un commissario per riequilibrare l'interesse europeo - (Credit: www.adnkronos.com)

La nomina di un commissario per il Mediterraneo rappresenta un’opportunità strategica per riequilibrare l’interesse della Unione Europea, finora indirizzato verso il Nord e l’Est. Marco Ricceri, segretario generale dell’Eurispes, ha evidenziato l’importanza di riposizionare questa attenzione verso il Sud durante il panel “Mediterraneo, una centralità da ritrovare“, parte della conferenza condotta da Adnkronos/Eurofocus sulla nuova Commissione Ue. Questo dibattito sottolinea l’importanza di un approccio concertato e comune per affrontare le sfide regionali e globali.

La visione di un Mediterraneo come bene comune

Marco Ricceri ha affermato con fermezza che il Mediterraneo deve essere considerato come un bene comune a tutti gli Stati che vi si affacciano. L’attuale mancanza di coordinamento tra i piani di sostenibilità presentati all’ONU da diversi Paesi evidenzia le disparità di mentalità e strategie in atto. Ricceri ha proposto la creazione di un tavolo di confronto, nel quale i vari Stati possano discutere e concertare le proprie politiche in un’ottica collaborativa. Secondo lui, un approccio unitario è fondamentale per affrontare le questioni energetiche nella regione.

A questo proposito, la crescita di progetti energetici, dal nucleare all’energia civile, tra Turchia e Marocco rappresenta un’importante opportunità, ma anche una sfida. Ricceri ha menzionato il gap esistente tra le strategie energetiche europee e quelle mediorientali e nordafricane. La mancanza di dialogo e cooperazione in questo settore potrebbe perpetuare divisioni e disuguaglianze. La proposta di un piano comune per l’energia potrebbe non solo promuovere la cooperazione, ma anche accelerare lo sviluppo sostenibile nell’area.

La mobilità circolare come strumento di integrazione

Un altro punto cruciale sollevato da Ricceri riguarda la mobilità circolare, proposta come soluzione per affrontare la questione migratoria. Le statistiche prevedono l’ingresso di circa 300 milioni di giovani nel mercato del lavoro entro il 2050, e sarebbe fondamentale creare condizioni favorevoli affinché questi giovani possano trasferirsi in Europa, per poi far ritorno nei propri Paesi d’origine. Questo approccio non solo faciliterebbe l’integrazione culturale ma contribuirebbe anche allo sviluppo economico dei Paesi d’origine.

Ricceri ha inoltre sottolineato l’importanza di armonizzare i corsi professionali e di rendere riconoscibili i titoli di studio tra i diversi Paesi del Mediterraneo, creando un terreno comune di formazione e competenze. La proposta di un tavolo di lavoro tra le regioni potrebbe rappresentare un primo passo per estendere tali pratiche a livello nazionale, in modo da garantire un sistema coerente e strutturato.

Cooperazione tra Mediterraneo e Mar Nero

Infine, Ricceri ha messo in evidenza il potenziale di cooperazione tra il Mar Mediterraneo e il Mar Nero, considerati due ambiti interconnessi che necessitano di lavorare insieme per affrontare le sfide comuni. Questo allargamento della visione geografica è visto come un’opportunità per rafforzare le relazioni regionali e promuovere iniziative congiunte.

La nomina di un commissario, in questo contesto, potrebbe costituire un’opportunità per costruire un ponte tra queste due realtà marittime. Attraverso un’azione concertata e sinergica, il nuovo commissario potrebbe facilitare il dialogo e la cooperazione tra vari attori, portando a risultati positivi su temi come la sicurezza, l’ambiente e lo sviluppo sostenibile nell’intera area. La situazione attuale offre la possibilità di ripensare le strategie e i rapporti geopolitici, con l’obiettivo di un futuro più integrato e cooperativo.

Ultimo aggiornamento il 22 Ottobre 2024 da Sofia Greco

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