Riforma del mercato farmaceutico: le urgenze e le proposte per il settore

Il settore farmaceutico italiano affronta gravi sfide economiche e carenze di medicinali equivalenti, richiedendo misure urgenti per garantire sostenibilità, innovazione e accesso ai farmaci per tutti.
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Riforma del mercato farmaceutico: le urgenze e le proposte per il settore - (Credit: www.adnkronos.com)

Il comparto farmaceutico in Italia sta affrontando una fase critica, caratterizzata da disagi economici e da un rischio crescente per la disponibilità di medicinali equivalenti. L’Osservatorio Nomisma ha presentato oggi a Roma un rapporto che rivela l’importanza di adottare misure correttive per garantire la sostenibilità del settore, evidenziando il rischio legato al “take for granted” riguardo alla fornitura di farmaci. Attraverso un’analisi approfondita delle condizioni attuali del mercato, vengono messe in luce le sfide che il Sistema Sanitario Nazionale deve affrontare, così come le opportunità per risollevare il comparto.

Necessità di eliminare il payback e rivedere i criteri delle gare ospedaliere

L’inclusione del payback nei farmaci rimborsati dal SSN, ovvero il rimborso che le aziende farmaceutiche devono attuare in caso di superamento del budget stabilito, sta creando una pressione insostenibile sui produttori. Pertanto, eliminarlo si propone come una priorità per alleggerire il carico finanziario sulle aziende, che si trovano a dover far fronte a costi produttivi in continuo aumento. Inoltre, il sistema delle gare, attualmente orientato verso il massimo ribasso, necessita di una revisione per supportare una reale competitività sul mercato, promuovendo l’innovazione e la sostenibilità.

Le proposte indicate nel rapporto includono l’adeguamento dei prezzi ex factory dei farmaci, in particolare per quelli a basso costo e l’adozione di un modello multi aggiudicatario. Questo approccio potrebbe garantire un miglior equilibrio tra il contenimento della spesa pubblica e la garanzia di una fornitura continua di farmaci equivalenti. L’obbiettivo è quello di poter contare su un sistema più flessibile che non solo si adatti continuamente all’aumento dei costi, ma anche incentivi pratiche produttive innovative nell’industria farmaceutica.

L’analisi del settore: fattori critici e impatti economici

Secondo l’analisi condotta per l’edizione 2024 dell’Osservatorio Nomisma, il settore dei farmaci equivalenti si trova in una situazione allarmante. I dati rivelano che, nel 2023, l’aumento medio dei costi delle materie prime ha raggiunto il 19%, con un incremento complessivo dell’86% negli ultimi cinque anni. Questi aumenti colpiscono anche i materiali di confezionamento, i cui prezzi sono cresciuti notevolmente, gravando ulteriormente sui costi operativi delle aziende.

A questi si aggiungono gli oneri regolatori, che hanno visto un aumento del 26% dal 2016 al 2023. È evidente che una combinazione di questi fattori non solo erode i margini di profitti già limitati, ma potrebbe spingere verso una riduzione della qualità e dell’accessibilità dei farmaci sul mercato. La crisi della concorrenza è accentuata dalla chiusura di circa 70 aziende negli ultimi tre anni, un fenomeno che secondo Unioncamere riduce ulteriormente le opzioni disponibili per i consumatori e il SSN.

Infine, il rapporto sottolinea anche la crescente carenza di farmaci, con un raddoppio dei farmaci a rischio carenza dal 2018 al 2024. Questo scenario allerta sulla fragilità dell’intero sistema farmaceutico italiano e sulla necessità di misure politiche urgenti per mitigare tali problematiche.

Sostenibilità e innovazione: il futuro del mercato farmaceutico

Un aspetto cruciale nella riforma del mercato farmaceutico è rappresentato dalla sostenibilità industriale delle aziende. L’industria è chiamata a superare una crisi di fiducia che potrebbe avere ripercussioni a lungo termine. Le proposte formulate, tra cui il ripristino del dialogo sulla governance farmaceutica e il supporto a politiche industriali robuste, possono fare la differenza nel ripristinare un equilibrio necessario tra costi, accessibilità ai medicinali e innovazione.

La collaborazione tra le istituzioni e gli attori del settore è fondamentale. È importante implementare misure che non gravino sulla spesa pubblica, come la modifica delle procedure di gara in accordo quadro e politiche che indirizzino gli investimenti in una direzione di maggiore indipendenza strategica nell’approvvigionamento di farmaci e principi attivi.

Il futuro dell’industria farmaceutica italiana dipenderà dalla sua capacità di affrontare le sfide contemporanee, riadattando le strategie produttive e commerciali per garantire un accesso continuativo ai farmaci, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione.

Ultimo aggiornamento il 17 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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