Riformulare la maternità: l’importanza di un nuovo modello lavorativo per le donne

Il convegno ‘Tackling infertility’ a Parigi evidenzia la necessità di un cambiamento culturale e lavorativo per supportare le donne nella conciliazione tra maternità e carriera, promuovendo una genitorialità sostenibile.
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Riformulare la maternità: l'importanza di un nuovo modello lavorativo per le donne - Gaeta.it

La maternità e la scelta di avere figli rappresentano una fase cruciale nella vita di molte donne, ma la loro realizzazione lavorativa è spesso subordinata a questo evento. Nicola Colacurci, ex presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia , ribadisce l’importanza di un cambiamento nel modello lavorativo, affinché la gravidanza non sia vista come un ostacolo, ma piuttosto come un momento centrale e gratificante. L’intervento di Colacurci è avvenuto durante il convegno ‘Tackling infertility’, in corso a Parigi, dove esperti di tutta Europa si sono riuniti per discutere delle problematiche legate alla denatalità e delle strategie per promuovere una genitorialità più sostenibile.

La gravidanza come opportunità e non come penalizzazione

Secondo Colacurci, ripensare il modello attuale è fondamentale affinché le donne possano conciliare la loro vita professionale con quella familiare senza sentirsi inadeguate. “Avere figli non deve comportare una penalizzazione nella propria carriera,” ha affermato. Per fare questo, è necessario un cambiamento culturale che renda la gravidanza un’esperienza positiva. L’attuale organizzazione del lavoro spesso non favorisce la maternità, costringendo molte donne a scegliere tra realizzazione professionale e desiderio di diventare madri. È necessario dunque che i datori di lavoro costruiscano un ambiente lavorativo più inclusivo, nel quale la maternità venga riconosciuta e supportata.

Un aspetto cruciale è anche quello economico: le coppie si trovano spesso a dover affrontare costi imprevisti e una pianificazione finanziaria complessa. La facilità nell’accesso a servizi e congedi parentali adeguati è essenziale per incoraggiare la natalità. Le istituzioni europee sono chiamate a intervenire, garantendo misure che supportino le famiglie nel compiere questa scelta.

Un modello lavorativo da ripensare

Colacurci ha sottolineato come, attualmente, le donne siano costrette a confrontarsi con un modello lavorativo maschile che non prende in considerazione le loro esigenze specifiche. Questa dinamica crea una sorta di rifiuto della femminilità e delle sue caratteristiche naturali. Nelle nazioni del Nord Europa, ad esempio, si è osservato un uso diffuso della pillola per dilazionare il ciclo mestruale, che potrebbe sembrare una negazione della naturalità del corpo femminile.

Le strutture lavorative dovrebbero adattarsi per permettere alle donne di allattare e di occuparsi dei loro bambini. Al momento, molte aziende non prevedono spazi adeguati per le madri, creando un’ulteriore barriera all’ingresso e alla permanenza nel mondo del lavoro. Per combattere questo problema, è necessario che le aziende sviluppino politiche di lavoro più flessibili e che i governi introducano legislazioni che incentivino l’inclusione della maternità negli ambienti lavorativi.

Domande per il futuro: strada verso un manifesto per la genitorialità

Nel corso del convegno, è emersa la necessità di un Manifesto di raccomandazioni, destinato ai legislatori dell’Unione Europea, per affrontare la crisi della natalità. Questo documento dovrebbe proporre strategie pratiche che incentivino la genitorialità, tutelando i diritti delle madri e permettendo loro di lavorare senza compromettere il proprio ruolo genitoriale. È essenziale che questo manifesto non solo evidenzi la necessità di un cambiamento legislativo, ma che fornisca anche soluzioni concrete per modificare il panorama lavorativo attuale.

Riassumendo, il dibattito sulla maternità nel contesto lavorativo è di fondamentale importanza per il futuro delle donne e, più in generale, della società. Modificare il paradigma corrente rappresenta una sfida complessa, ma necessaria, affinché la scelta di avere figli non si trasformi in un ostacolo, ma in un portato di arricchimento personale e professionale.

Ultimo aggiornamento il 3 Ottobre 2024 da Marco Mintillo

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