Rimpatrio di un uomo di origini liberiane: atti di violenza e gravi reati alla base della decisione

La Polizia di Stato di Latina ha rimpatriato un uomo liberiano con una lunga lista di reati, tra cui violenza domestica e rapina, per garantire la sicurezza pubblica.
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Rimpatrio di un uomo di origini liberiane: atti di violenza e gravi reati alla base della decisione - (Credit: www.radioluna.it)

In un’operazione condotta martedì, la Polizia di Stato di Latina ha effettuato il rimpatrio di un individuo di origine liberiana, resosi responsabile di diversi reati gravi nel corso della sua permanenza in Italia. Entrato nel Paese da giovane con un permesso di soggiorno a lungo termine, l’uomo ha accumulato una lunga lista di condanne, portando le autorità a prendere la decisione di espellerlo verso il suo Paese d’origine. Questi eventi sono avvenuti come parte di un’azione di monitoraggio della Questura che si concentra sulle situazioni di detenuti stranieri.

I gravi reati commessi dal rimpatriato

L’individuo rimpatriato ha una cronologia giudiziaria che evidenzia comportamenti antisociali e violazioni della legge. Negli ultimi dieci anni, ha affrontato una serie di accusa, a partire dalle minacce e dai maltrattamenti all’interno del proprio nucleo familiare. Questi abusi familiari sono stati il preludio a un’accusa più seria di violenza sessuale e rapina, per cui è stato condannato. Oltre a queste gravi infrazioni, ha anche ricevuto denunce per violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, danneggiamento, resistenza e percosse.

Nel 2020, a causa della gravità delle sue azioni, era stato soggetto a una misura di prevenzione nota come avviso orale, che costituisce un modo di avvertire un individuo delle conseguenze delle sue condotte. Tuttavia, il suo comportamento non è migliorato, portando a ulteriori ordini di espulsione dal territorio italiano, seguiti dalla revoca del permesso di soggiorno.

Ultimi eventi e rimpatrio forzato

L’ultimo episodio che ha contribuito alla decisione di rimpatrio è avvenuto durante il periodo di detenzione dell’uomo. In carcere, ha opposto resistenza a un agente penitenziario, oltraggiandolo. Tale comportamento ha corroborato le motivazioni delle autorità nel procedere con il rimpatrio.

Una volta completata la sua detenzione, il provvedimento di rimpatrio è scattato automaticamente. Martedì, alle 17:45, questo individuo è stato inviato su un volo diretto verso Monrovia, la capitale liberiana. La Questura di Latina ha spiegato che tale azione è stata resa possibile grazie al monitoraggio costante degli stranieri irregolari detenuti in carcere e in procinto di scarcerazione.

Monitoraggio degli stranieri detenuti

La Questura di Latina ha sottolineato l’importanza del monitoraggio continuo degli stranieri detenuti, una pratica che permette di mantenere la sicurezza e l’ordine pubblico. I poliziotti dell’Ufficio Immigrazione sono stati protagonisti nelle operazioni amministrative necessarie per l’accompagnamento diretto dell’individuo alla frontiera. Il controllo serrato di queste situazioni è essenziale per prevenire la reiterazione di atti illeciti da parte di soggetti già noti alle forze dell’ordine.

Il rimpatrio di questa persona rappresenta un’azione importante nella gestione delle problematiche legate all’immigrazione e alla criminalità, evidenziando il lavoro delle autorità locali nell’assicurare il rispetto della legge e nella tutela della sicurezza pubblica.

Ultimo aggiornamento il 23 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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