Un’altra ondata di furti ha colpito Chiaverano, un comune nel cuore del Canavese, gettando i residenti in uno stato di allerta e preoccupazione. Stavolta, i ladri noti come “ladri con il piccone” hanno preso di mira almeno cinque abitazioni, seminando inquietudine tra le famiglie. Questo gruppo, già attivo in altre zone del Basso Canavese, ha dimostrato un modus operandi ben definito, ma le autorità locali stanno cercando di mettere in campo contromisure per contrastare la crescente violenza criminale.
Il piano dei ladri: modalità operative
I malviventi che operano a Chiaverano seguono un copione prestabilito. L’azione viene orchestrata in tre fasi: un complice agisce da “palo”, stando a bordo di un’autovettura, solitamente di colore bianco o grigio, mentre gli altri due penetrano nel bersaglio. Armati di un piccone, forzano porte e finestre con un’abilità che lascia molti sconcertati. Un episodio emblematico è accaduto in località Bose, dove i ladri hanno tentato di entrare in una casa mentre i proprietari erano presenti. Dopo un primo tentativo non andato a buon fine, sono ritornati, mostrando audacia e disprezzo per la presenza della coppia, che aveva recentemente completato dei lavori di ristrutturazione.
La coppia ha dovuto affrontare la difficile decisione di denunciare l’accaduto ai carabinieri, un passo necessario per contrastare la paura e avviare le indagini. I tentativi di furto non hanno portato via beni di valore, ma il trauma psicologico inflitto ai residenti è ben tangibile. La risonanza di tali eventi si amplifica nella comunità, dove la sicurezza personale appare sempre più precaria.
Risposta dell’amministrazione comunale
Di fronte all’emergenza furti, l’amministrazione di Chiaverano, retta dal sindaco Maurizio Tentarelli, si è attivata per rassicurare i cittadini e promuovere una maggiore sicurezza. Il Comune sta pianificando l’installazione di dodici nuove telecamere di videosorveglianza nelle aree strategiche del paese, aggiungendosi ai quattro già esistenti, capaci di leggere le targhe delle auto anche di notte. Questi dispositivi tecnologici sono pensati come una risposta diretta ai recenti atti di violenza, mirati a fornire un maggior controllo sul territorio e dissuadere eventuali ladri.
Il sindaco ha anche invitato i cittadini a tenere alta l’attenzione e a segnalare qualsiasi comportamento sospetto alle forze dell’ordine, esprimendo l’importanza della collaborazione comunitaria. Tentarelli ha avvertito: “Il fai da te può essere pericoloso e controproducente”. Questo invito alla cooperazione mira a creare un senso di unità e responsabilità tra i residenti nel proteggere insieme la loro comunità.
Storia di furti a Chiaverano: un problema ricorrente
Chiaverano non è nuova a episodi di furto. Già nel 2018, la comunità aveva assistito a un’ondata di furti tali da spingere i cittadini a formare un comitato di vigilanza notturna. Il ricordo di quei giorni pesa su molti, in un clima di crescente insicurezza. I ladri non si sono limitati a colpire le abitazioni, ma hanno anche preso di mira le auto parcheggiate nelle vicinanze del lago Sirio, creando un clima di allerta e paura tra gli abitanti.
Le testimonianze delle vittime svelano un dramma umano ben più profondo. Un pensionato ha raccontato di come, sorpreso dai ladri nella sua casa, si sia sentito impotente di fronte alla situazione. Questi eventi lasciano dietro di sé uno strascico di violazione e angoscia, poiché le vittime si confrontano con l’idea di essere state violate nel loro spazio privato, generando un forte sentimento di vulnerabilità.
Una comunità pronta a reagire
Chiaverano, località nota per la bellezza dei suoi paesaggi e la tranquillità dei suoi quartieri, risulta allettante per i ladri. Tuttavia, le azioni proposte dal Comune, unite alla vigilanza dei cittadini, potrebbero rappresentare una chance per invertire la rotta. Le nuove telecamere di sorveglianza, insieme all’impegno della comunità, potrebbero costituire un deterrente significativo contro il crimine.
Mentre le autorità locali e i residenti si uniscono per affrontare questo problema crescente, i racconti dei colpiti, come quello della giovane coppia di Bose, fungono da avvertimento per tutti. La dimensione della sicurezza individuale e collettiva resta una sfida aperta, ma Chiaverano non è disposta a lasciare che l’ingiustizia prevalga.
Ultimo aggiornamento il 20 Novembre 2024 da Donatella Ercolano