Rinnovo della convenzione tra Unioncamere Calabria e Minit: un nuovo inizio per le imprese

Il convegno a Lamezia Terme segna l’avvio del piano transizione 5.0, con un finanziamento di 6,3 miliardi per sostenere le imprese calabresi verso sostenibilità e innovazione.
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Rinnovo della convenzione tra Unioncamere Calabria e Minit: un nuovo inizio per le imprese - Gaeta.it

Il recente convegno tenutosi a Lamezia Terme ha segnato un’importante tappa per il mondo imprenditoriale calabrese. In questo incontro, il presidente di Unioncamere Calabria, Pietro Alfredo Falbo, ha illustrato il rinnovo della convenzione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy , dando avvio a un percorso orientato verso il piano transizione 5.0. Questo progetto mira a sostenere le imprese attraverso le Camere di Commercio e ad avvicinarle alle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza .

Dettagli dell’incontro

L’evento ha visto la partecipazione di rappresentati del Minit e di Unioncamere Calabria e ha posto l’accento sulla collaborazione tra queste istituzioni per evolvere l’ambiente economico regionale. Falbo ha sottolineato come il piano 5.0 non sia solo una strategia, ma una reale opportunità per le aziende locali. Il Presidente ha confermato l’importante dotazione finanziaria di 6,3 miliardi di euro, destinata a progetti volti alla sostenibilità ambientale e all’uso di fonti energetiche rinnovabili.

L’accesso a questi fondi sarà garantito attraverso incentivi fiscali, che rappresentano un passo importante per le aziende intenzionate a migliorare le proprie performance. Questo intervento è considerato cruciale in un contesto dove la digitalizzazione e la formazione diventano strumenti fondamentali per affrontare le sfide del mercato internazionale e potenziare la competitività.

Collaborazione tra Ministero e Unioncamere

Un altro punto saliente dell’incontro è la firma del protocollo d’accordo tra il Minit e Unioncamere Calabria. Giuseppe Antonio Sofia, dirigente dello I.T. Casa del Made in Italy per la Calabria e la Sicilia, ha enfatizzato il valore di questa intesa, evidenziando come il Ministero, anche nella sua precedente veste, avesse già avviato un dialogo proficuo con Unioncamere e la Regione. L’accordo attuale non solo rinnova questa collaborazione, ma la orienta verso tematiche rilevanti come l’efficientamento energetico e le tecnologie sostenibili.

Sofia ha espresso l’intento di sviluppare una connessione sinergica tra tutti gli attori locali, inclusi le associazioni datoriali, le imprese e i cittadini. Questo approccio è progettato per andare oltre la mera formalità, cercando un’interazione attiva e coinvolgente che possa portare benefici tangibili al tessuto sociale ed economico.

Opportunità di sviluppo economico

Le misure offerte dal piano transizione 5.0 non si limitano a garantire finanziamenti, ma si estendono a fornire un supporto formativo per le imprese calabresi. Si indaga su come le risorse possano essere sfruttate per incrementare la capacità delle imprese di rispondere a nuove sfide. La formazione in ambito digitale e l’implementazione di strategie energetiche più efficienti sono solo alcune delle aree che verranno approfondite.

Falbo, parlando delle competenze necessarie, ha messo in evidenza che le aziende che sapranno adattarsi alle nuove norme e approcci, avranno maggiori possibilità di affermarsi a livello globale. Attraverso la sinergia tra pubblico e privato, il territorio potrà beneficiare di un ambiente favorevole all’innovazione, contribuendo a un significativo miglioramento della qualità della vita.

Questo evento non rappresenta solo un’riunione di accordi formali, ma l’inizio di un nuovo capitolo per le imprese calabresi, volto a valorizzare le potenzialità locali e ad affrontare le sfide contemporanee.

Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Sara Gatti

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