I lavori di bonifica nell’ex discarica di Malagrotta a Roma prenderanno il via a marzo 2025. L’annuncio è stato dato dal commissario straordinario Giuseppe Vadalà durante un incontro con i cittadini delle zone circostanti. Il progetto di bonifica, accolto con impazienza dalla comunità locale e da enti governativi, si inserisce in un contesto più ampio di necessità nazionale per garantire il rispetto delle normative europee e locali.
Dettagli sui lavori programmati
L’ex discarica di Malagrotta, che ha rappresentato un problema ambientale per decenni, sta per subire una trasformazione radicale. Durante l’incontro, Vadalà ha confermato che i lavori iniziali sono già stati messi in moto. Sono state avviate le procedure per la realizzazione della cinturazione del sito, la quale prevede una spesa di 74,8 milioni di euro. Questo primo intervento si definirà come parte integrale del piano di bonifica generale e sta già portando alla creazione di un cantiere.
Il commissario ha messo in chiaro che è fondamentale procedere rapidamente: “Abbiamo bisogno di rispettare le scadenze imposte dalla Commissione Europea”, ha sottolineato. A tal proposito, nel marzo 2025 è prevista anche una visita della commissione Ue per verificare l’effettivo avvio dei lavori. Inoltre, è previsto un secondo intervento riguardante il capping della discarica, il quale ha attirato ricorsi legali per motivazioni tecniche. Nonostante queste complicazioni, Vadalà ha rimarcato l’importanza del progetto di capping, non solo per la sua efficacia, ma anche per garantirne l’irreversibilità in ottemperanza alle normative europee.
Collaborazione con le autorità locali
Un aspetto cruciale del progetto è rappresentato dalla sinergia tra le diverse autorità coinvolte. Vadalà ha evidenziato che vi è una perfetta intesa con la Regione e il commissario straordinario Gualtieri. Questo consenso è particolarmente significativo considerando le complessità normative e procedurali associate a progetti di tale portata. Gli enti locali hanno manifestato un forte supporto, riconoscendo che la bonifica dell’area non solo migliorerà la qualità della vita dei residenti, ma avrà anche effetti positivi sul territorio circostante.
Il subcommissario tenente colonnello Aldo Papotto ha illustrato la struttura economica delle operazioni, confermando che il fondo è disponibile e che le risorse allocate seguono scadenze ben precise. La chiusura del sito, come prima fase, dovrà essere adeguata alle normative in vigore, e in seguito si procederà con la bonifica dei terreni, sempre con la supervisione delle autorità competenti.
Innovazioni tecnologiche nel progetto
Il progetto prevede l’installazione di 216 pozzi duali che svolgeranno un ruolo chiave nella gestione del percolato e del biogas prodotti dalla discarica. Questi pozzi saranno dotati di una tecnologia avanzata in grado di garantire un’efficace captazione di tali rifiuti. La gestione del percolato avrà luogo in maniera rigorosa, prevedendo trattamenti in loco seguiti dallo smaltimento in impianti esterni specializzati.
Un’importante innovazione presenta anche le misure di sicurezza antincendio, sui quali è stato fatto un investimento considerevole. Questi sistemi di sicurezza sono stati concepiti per prevenire incidenti come quelli verificatisi in passato, e sarà prevista la presenza di moduli permanenti all’interno del sito per garantire una vigilanza continua.
L’attenzione rivolta ai dettagli e la pianificazione delle fasi operative sono indicativi della serietà con cui viene affrontato questo intervento. I residenti e le autorità locali si aspettano che i lavori proseguano nei tempi stabiliti e che le problematiche legate all’ex discarica possano finalmente trovare una soluzione tangibile e duratura.
Ultimo aggiornamento il 12 Novembre 2024 da Donatella Ercolano