Un’importante iniziativa si è svolta a Cerva, in Calabria, volta a celebrare e valorizzare il castagno e i suoi frutti. Le recenti discussioni hanno messo in risalto l’importanza storica, economica e nutrizionale della castagna, venerato prodotto autunnale della regione, noto anche per i suoi effetti benefici sulla salute.
La storia e l’importanza del castagno
Negli ambienti del Museo della Castagna, si è tenuto un incontro tra esperti, studiosi e amministratori locali, con l’obiettivo di analizzare la storia del castagno, una pianta che ha plasmato le tradizioni agricole e culinarie della Calabria. Riconosciuto per le sue dimensioni monumentali, il “castagno del cielo” di Melitani, che raggiunge i 40 metri di altezza, rappresenta una testimonianza della valorizzazione del patrimonio naturale calabrese.
Il convegno ha sottolineato come, nel corso dei secoli, la castagna sia stata una risorsa fondamentale per l’economia locale, contribuendo alla sussistenza di molte famiglie. Prima dell’industrializzazione, le castagne costituivano un alimento basilare, utilizzato in varie preparazioni. Oggi, nonostante i cambiamenti, il potenziale del castagno è ancora elevato e merita di essere esplorato e rivitalizzato, specie attraverso eventi come la Festa della Castagna, riproposta dopo un lungo intervallo.
La nutraceutica e il valore fitoterapico della castagna
Il programma del convegno ha visto la partecipazione di figure di spicco nel settore della ricerca e della didattica. Tra questi, l’agronomo ed etnobotanico Carmine Lupia ha tracciato un quadro storico e socioeconomico della castagna, partendo dalle origini antiche fino ad arrivare ai giorni nostri. Ha evidenziato l’importanza di ripristinare una cultura di valorizzazione legata a questo prodotto, che ha un ruolo cruciale nell’economia rurale.
Stefano Alcaro, esperto in chimica farmaceutica, ha trattato le proprietà nutraceutiche delle castagne, evidenziando i benefici per la salute e la necessità di un serio approccio per integrare questo prodotto nei regimi alimentari. Il suo intervento ha messo in risalto come la castagna sia ricca di nutrienti e possa contribuire al benessere, anche grazie ai suoi derivati.
Al termine, Giancarlo Statti ha illustrato il valore fitoterapico della castagna e dei suoi derivati, evidenziando che le potenzialità di questo frutto non si limitano all’alimentazione, ma si estendono all’ambito della medicina naturale. Le sue proprietà, le sue applicazioni e i risultati di studi clinici possono aprire nuove strade nella fitoterapia e per gli utilizzi in ambito salutistico.
Le richieste del mondo accademico e politico
Durante il convegno, è emersa chiaramente la richiesta di un maggior sostegno da parte delle istituzioni regionali per promuovere la castagna e altri prodotti tipici della Calabria. Gli esperti presenti hanno sottolineato che è fondamentale riconsiderare l’approccio verso il settore agricolo, investendo in ricerca e sviluppo per trasformare le potenzialità della castagna in reali opportunità economiche.
La partecipazione di sindaci e politici locali ha messo in evidenza un crescente interesse verso la valorizzazione delle risorse territoriali, condizione essenziale per riportare alla luce tradizioni e prodotti che sono parte integrante dell’identità culturale della regione. Sostenere e promuovere la castagna, non solo come prodotto della gastronomia, ma come valore culturale, è uno degli obiettivi prioritari.
Momentos gastronomico e conclusione dell’evento
A chiudere la giornata, un momento di convivialità con una degustazione di piatti tradizionali a base di castagne. La pasta con ceci e castagne, il pane di farina di castagna e le caldarroste sono stati protagonisti di un banchetto che ha deliziato i partecipanti, elevando l’evento a un’esperienza non solo informativa ma anche culinaria.
Questa manifestazione ha rappresentato l’occasione ideale per riflettere su un prodotto tanto amato e significativo, dimostrando come la castagna possa, e debba, trovare un nuovo posto nel cuore degli italiani e anche nelle politiche locali, contribuendo a valorizzare un patrimonio di sapori e tradizioni.
Ultimo aggiornamento il 18 Novembre 2024 da Donatella Ercolano