Risultati di una ricerca sull’attenzione degli italiani verso la sostenibilità: trend e sfide future

Un’indagine Ipsos rivela che il 35% degli italiani è attento alla sostenibilità, ma c’è un divario tra le aspettative dei cittadini e l’impegno delle istituzioni, nonostante un ottimismo per il futuro.
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Risultati di una ricerca sull'attenzione degli italiani verso la sostenibilità: trend e sfide future - Gaeta.it

Una recente indagine condotta da Ipsos, presentata al Salone della CSR a Milano, rivela un quadro complesso delle percezioni italiane riguardanti la sostenibilità. Il 35% degli italiani si identifica come “attento” o “molto attento” all’argomento, mentre le aziende mostrano un impegno ancora più significativo, con il 41% degli imprenditori e manager che riconosce un coinvolgimento attivo da parte delle persone. Tuttavia, la stessa attenzione non si riflette nei confronti del governo e delle istituzioni, dove si evidenzia una percezione di scarso impegno e mancanza di linee guida effettive.

I dati della ricerca Ipsos: disuguaglianza tra percezione individuale e percezione istituzionale

La ricerca Ipsos si fonda su precedenti studi e rappresenta un progresso nell’analisi della responsabilità verso la sostenibilità. Nel 2023, i risultati hanno suggerito una chiara consapevolezza delle difficoltà nel transito verso una società più equa e sostenibile, segnando un punto critico sui temi della riduzione della povertà, delle disuguaglianze, della protezione delle risorse ambientali, e del progresso verso fonti energetiche rinnovabili. Le aziende, per parte loro, segnalano una mancanza di volontà da parte delle istituzioni, questione che risulta preoccupante per gli operatori del settore che sperano in una guida più chiara.

Contrariamente, i cittadini tendono a identificare il problema come una questione di mancanza di direttive precise piuttosto che di scarsa volontà. Questa discrepanza indica un divario significativo tra le aspettative private e quelle pubbliche. In un contesto del genere, appare cruciale per le istituzioni lavorare non solo su politiche concrete, ma anche sul miglioramento della comunicazione riguardante le loro azioni e strategie.

Visione ottimistica per il futuro: il report di Ipsos

Lo studio ha rivelato un aspetto positivo: il 49% della popolazione e il 77% delle aziende credono che tra vent’anni la società sarà significativamente più sostenibile. Questo sentimento di ottimismo è fondamentale, poiché offre un supporto emotivo e motivazionale per le iniziative di cambiamento. È evidente che nonostante le incertezze e le sfide attuali, molti vedono un potenziale reale per progressi significativi nella creazione di un futuro più equilibrato e giusto.

Quest’atteggiamento ottimista si manifesta anche nelle evidenti contraddizioni del processo di sviluppo. Un ampio 24% della popolazione e il 52% degli imprenditori accettano che tali contraddizioni siano un aspetto inevitabile nel cammino verso una società sostenibile. Questo cambio di mentalità rappresenta un passo importante per avviare azioni concrete che affrontino le problematiche esistenti.

L’accettazione delle contraddizioni come parte del processo di sviluppo

È interessante notare il crescente supporto tra gli italiani riguardo all’idea che le contraddizioni siano parte integrante del processo di sviluppo. Il 31% della popolazione riconosce che, pur con tutte le incongruenze, è preferibile agire piuttosto che rimanere fermi. Ciò può segnare un importante passo nel superare l’inerzia, incoraggiando così la realizzazione di strategie che, pur scontrandosi con sfide e opposizioni, possono portare a miglioramenti reali nel modo in cui si affrontano le questioni di sostenibilità.

Andrea Alemanno, responsabile della service line di Ipsos, ha commentato sulla natura inevitabile delle contraddizioni in un contesto evolutivo. Secondo Alemanno, le istituzioni dovrebbero affrontare le contraddizioni con un approccio dialettico, gestendo con attenzione i costi e le problematiche associate ai processi trasformativi. Ignorare queste dinamiche potrebbe generare scetticismo e divisioni, rallentando così il percorso verso un futuro più responsabile e sostenibile.

Il dialogo e la gestione attenta delle contraddizioni pertanto emergono come elementi chiave in questo processo, fondamentali per limitare l’impatto negativo sul cammino verso una società più sostenibile e inclusiva.

Ultimo aggiornamento il 9 Ottobre 2024 da Francesco Giuliani

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