Ritardi nella costruzione della diga foranea di Genova: l’Autorità portuale aggiorna sullo stato dei lavori

Ritardi nella costruzione della diga foranea di Genova a causa di condizioni meteorologiche avverse e difficoltà con i cassoni, ma l’Autorità portuale punta a rispettare la scadenza del novembre 2026.
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Ritardi nella costruzione della diga foranea di Genova: l'Autorità portuale aggiorna sullo stato dei lavori - Gaeta.it

Le recenti comunicazioni dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale fanno luce sui ritardi nella realizzazione della nuova diga foranea di Genova. Tra condizioni meteomarine sfavorevoli e la complessità del processo di apprendimento legato alla costruzione dei cassoni, l’avanzamento dei lavori ha subito rallentamenti. Gli aggiornamenti riguardano anche il cronoprogramma previsto, che punta ancora a rispettare la scadenza di novembre 2026.

Difficoltà nella costruzione dei cassoni

Nella realizzazione della diga, un elemento cruciale è rappresentato dai cassoni, progettati per garantire la stabilità e la robustezza della struttura. Secondo quanto riportato dai tecnici, il consorzio PerGenova Breakwater, incaricato dei lavori e guidato da Webuild, deve affrontare sfide significative. Le difficoltà sono state accentuate da fattori esterni, tra cui condizioni meteorologiche avverse che hanno ostacolato le operazioni. Questo scenario ha portato a un ritardo non previsto nella progressione della costruzione.

Attualmente, l’Autorità portuale non ha specificato quanti cassoni siano stati effettivamente completati e posizionati, ma si sa che il numero rimane ben al di sotto delle previsioni iniziali. La tempistica fissata contava di completare e posare 12 cassoni entro la fine del 2024, mentre il totale dei cassoni previsti per l’intera opera è di 90 unità. Questo gap tra aspettative e realtà ha sollevato preoccupazioni, rendendo necessario un nuovo approccio per garantire il rispetto delle scadenze.

Stato delle colonne di ghiaia

Un altro aspetto del progetto è il posizionamento delle colonne di ghiaia, che dovrebbero fornire la stabilità necessaria al basamento della diga. La previsione era di arrivare a circa 70 mila colonne, ma l’avanzamento attuale è superiore al 21% rispetto alla stima del 34%. Questo rallentamento è dovuto a esigenze iniziali più complesse, come la taratura degli strumenti e la messa a punto dei “Vibroflot”, dispositivi essenziali per il corretto posizionamento delle colonne.

L’Autorità di sistema portuale ha riconosciuto le maggiori tempistiche necessarie all’avvio di queste operazioni, sottolineando che il cantiere è in fase di elaborazione di un nuovo cronoprogramma. Questo aggiornamento servirà per ottimizzare le tempistiche e garantire un’accelerazione dei lavori.

Nuovi piani per accelerare i lavori

Per contrastare i ritardi, il consorzio ha previsto l’inserimento di ulteriori risorse, in particolare con l’introduzione di un mezzo marittimo che sarà impiegato per ottimizzare il cronoprogramma. Gli interventi progettati non solo puntano al recupero del tempo lost, ma mirano anche a ripristinare la fiducia nel progetto. La tempistica rimane fissata per novembre 2026, ma gli sforzi attuali si concentrano su un periodico monitoraggio degli avanzamenti.

Il fatto che i tecnici siano proattivi nel chiedere ai giornalisti domande sullo stato del progetto dimostra un impegno volto a garantire trasparenza e chiarezza sul progresso della costruzione. In un contesto dove il settore delle infrastrutture è cruciale per la crescita economica, l’efficienza nella realizzazione di opere come la diga foranea di Genova assume un’importanza vitale.

Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Armando Proietti

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