Ritiri di armi e controlli a Ancona: oltre 160 pezzi inviati per rottamazione

La Polizia di Stato di Ancona ha rottamato 162 armi in un’operazione mirata a garantire la sicurezza pubblica, intensificando i controlli sui detentori e prevenendo la violenza domestica.
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Ritiri di armi e controlli a Ancona: oltre 160 pezzi inviati per rottamazione - Gaeta.it

Un’operazione significativa da parte della Polizia di Stato di Ancona ha portato alla rottamazione di centosessanta armi, compresi fucili, pistole e armi bianche. Questo intervento rientra in un programma di controlli rigorosi sui detentori di armi nel capoluogo marchigiano, volto a garantire la sicurezza pubblica e il rispetto delle normative vigenti.

Rottamazione e sicurezza: il processo di verifica

La Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza ha inviato al Cerimant dell’Esercito di Padova un totale di 162 armi, tra cui 52 pistole e 108 fucili, oltre a 7 armi bianche. Nel contesto di una normativa che richiede un controllo costante, in particolare dal 14 settembre 2019, il detentore di armi deve presentare ogni cinque anni un certificato medico attestante l’idoneità psicofisica. Questo certificato verifica l’assenza di malattie mentali o di dipendenze da sostanze stupefacenti che potrebbero compromettere la capacità di intendere e volere del soggetto.

Nel corso della loro attività, le forze dell’ordine sono duramente impegnate a monitorare i detentori di armi comuni da sparo. Da questi controlli emergono non solo requisiti medici, ma anche una serie di situazioni critiche in cui sono necessarie misure cautelative per garantire la sicurezza di tutti.

Interventi mirati per la prevenzione della violenza

Negli ultimi mesi, una particolare attenzione è stata rivolta a individui coinvolti in episodi di violenza domestica. La Polizia ha adottato misure di prevenzione, ritirando cautionamente armi da fuoco da persone segnalate per maltrattamenti familiari. Una segnalazione ha portato all’intervento di una pattuglia in un caso di lite condominiale: gli agenti hanno sequestrato armi e munizioni a un uomo di 52 anni, il quale era già registrato come regolare detentore. Tra le armi ritirate figurano una carabina, una pistola colt .45 e diverse altre armi da fuoco, sottolineando l’importanza della vigilanza in situazioni di conflitto domestico.

Queste azioni mirano non solo a rimuovere pericoli immediati, ma anche a fornire un messaggio chiaro sulla tolleranza zero nei confronti della violenza e della minaccia alla sicurezza pubblica.

Strategia di controllo del territorio e risultati

Il lavoro della Polizia non si limita ai ritiri di armi. Gli uffici della Questura di Ancona hanno intensificato i controlli del territorio, portando a risultati incoraggianti. Negli ultimi due mesi, otto persone sono state denunciate per porto ingiustificato di armi, soprattutto armi bianche come coltelli. La normativa punisce severamente chi porta un’arma priva di licenza, con una pena che va da uno a tre anni di reclusione.

In aggiunta alle armi ritirate, ci sono anche segnalazioni di cittadini che, desiderosi di dismettere armi che non intendono più detenere, hanno scelto di consegnarle volontariamente agli uffici competenti. In un periodo di tre anni, oltre 1.500 armi sono state inviate per rottamazione, tra cui 46 classificate come di interesse storico, destinate a essere trasferite al Ministero dei Beni Culturali.

Le possibilità per i detentori di armi

Per i detentori di armi che desiderano liberarsi delle loro armi in modo legale, esiste la possibilità di contattare l’Ufficio Armi della Questura di Ancona per organizzare la rottamazione. In caso di impossibilità a cedere le armi a una persona idonea, gli interessati possono richiedere direttamente il ritiro da parte delle autorità competenti.

L’impegno della Polizia di Stato nel garantire una gestione sicura e responsabile delle armi è evidente attraverso queste azioni concrete e tempestive, volte a proteggere la comunità e mantenere l’ordine pubblico.

Ultimo aggiornamento il 11 Novembre 2024 da Marco Mintillo

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