Un caso di molestia e intimidazione ha recentemente colpito una comunità di Rimini, coinvolgendo un parroco e un romeno di 39 anni, senza fissa dimora. Le successive minacce e aggressioni hanno spinto l’autorità giudiziaria a intervenire per tutelare la vittima, già provata da un lungo periodo di stress e paura.
La sequenza di molestie
Da dicembre 2023, un parroco della città romagnola ha denunciato ripetuti episodi di molestie da parte di un romeno. L’uomo ha messo nel mirino il sacerdote, commettendo atti di aggressività che lo hanno costretto a chiamare le forze dell’ordine con regolarità. Le accuse riguardano una vera e propria ossessione nei confronti della vittima, culminata in continue minacce di morte, tra cui frasi incisive come: “So dove abiti, ti ammazzo, te la faccio pagare”. Queste intimidazioni si sono manifestate anche in presenza di parrocchiani, creando un clima di ansia quando il sacerdote si trovava in situazioni di socialità comunitaria.
Aggressioni e minacce affrontate dal sacerdote
Raccolte nelle denunce, le aggressioni hanno incluso anche un episodio specifico in cui il romeno avrebbe afferrato e strattonato il parroco. Questo ultimo, in passato, si era speso per offrire supporto economico e accoglienza all’uomo in difficoltà, rendendo ancora più paradossale il comportamento violento ricevuto in cambio. Mentre il sacerdote cercava di gestire la propria sicurezza e proteggere gli altri, la situazione è evoluta nel modo più preoccupante, costringendolo a modificare le proprie abitudini quotidiane.
L’interazione con il romeno non si è limitata alle minacce esplicite. L’uomo, che è noto per il suo abuso di alcol, ha ignorato le richieste del sacerdote di restare lontano dalla parrocchia. I suoi accessi non autorizzati nell’abitazione del parroco hanno ulteriormente aumentato il livello di paura e ansia, indicando una profonda mancanza di rispetto per la vittima e per la sua sicurezza personale.
Misure legali per proteggere il parroco
Dopo incessanti minacce, il parroco ha avviato un’azione legale, sporgendo una denuncia per tentata estorsione. Tuttavia, la querela ha avuto un effetto inaspettato, intensificando il comportamento ostile del romeno. Nella scorsa estate, le minacce sono diventate più gravi, culminando in un nuovo avvertimento: “Devi ritirare la denuncia, altrimenti vengo ad ammazzarti”.
Di fronte a questa escalation pericolosa, le autorità hanno dovuto adottare misure cautelari. Il sostituto procuratore Luca Bertuzzi ha infine richiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari, Raffaele Deflorio, l’imposizione di un divieto di avvicinamento. Così il romeno, difeso dall’avvocato Giordano Varliero, ha ricevuto un braccialetto elettronico che gli impedisce di avvicinarsi a meno di un chilometro dal parroco e di contattarlo in qualsiasi modo.
I fatti raccontano una storia drammatica che evidenzia l’importanza del supporto alle vittime di aggressioni e la necessità di misure protettive in casi di pericolo concreto per la propria incolumità.
Ultimo aggiornamento il 14 Novembre 2024 da Sofia Greco