Saldo positivo di nuove imprese in Emilia-Romagna: i dati di Unioncamere per il terzo trimestre 2023

L’Emilia-Romagna registra un saldo positivo di 830 nuove imprese nel terzo trimestre 2023, nonostante un aumento delle cessazioni e sfide in settori come agricoltura e commercio al dettaglio.
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Saldo positivo di nuove imprese in Emilia-Romagna: i dati di Unioncamere per il terzo trimestre 2023 - (Credit: www.ansa.it)

L’Emilia-Romagna continua a mostrare segnali di crescita economica nonostante un incremento delle cessazioni. Tra luglio e settembre 2023, il bilancio tra nuove iscrizioni e chiusure di aziende nella regione registra un saldo positivo di 830 unità. Questi dati, forniti da Unioncamere, offrono uno spaccato significativo della dinamica imprenditoriale locale, considerando le diverse performance dei vari settori.

Analisi delle cessazioni e delle nuove imprese

Nel terzo trimestre del 2023, l’Emilia-Romagna ha visto la nascita di 4.725 nuove imprese, mentre il numero di cessazioni ha raggiunto le 3.895 unità, segnando un incremento notevole rispetto ai trimestri precedenti. Sebbene il saldo positivo di +830 unità possa sembrare incoraggiante, è importante notare che si tratta del risultato più contenuto registrato dall’estate del 2020. Questo trend potrebbe suggerire una maggiore instabilità nel mercato, con una competizione crescente e condizioni economiche che spingono un numero crescente di aziende a chiudere.

In affiancamento a queste statistiche, si evidenzia che alcuni settori stanno vivendo una metamorfosi significativa. In particolare, il settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca ha riportato un saldo negativo di 110 attività, dando la misura di una situazione più complessa per le imprese che operano in questo ambito. Anche l’industria ha visto una diminuzione di 50 unità, segno che il panorama manifatturiero affronta sfide consistenti.

Trend nei settori in crescita

Nonostante le difficoltà in alcuni settori, le costruzioni continuano a mostrare un trend positivo, con un aumento di 296 nuove imprese. Questo settore sembra beneficiare di un contesto favorevole, che include investimenti pubblici e privati in infrastrutture. L’andamento delle costruzioni rappresenta un segnale rassicurante per l’economia regionale, che può fare leva su tali investimenti per stimolare ulteriormente la crescita.

Anche il settore dei servizi ha avuto un buon riscontro, con un incremento di 734 attività. Questo include servizi diversi dal commercio, che hanno registrato un incremento di 783 unità. Tra questi, l’aggregato del noleggio, delle agenzie di viaggio e dei servizi di supporto alle imprese ha mostrato il maggior aumento, pari a 140 nuove imprese. A seguire, le attività professionali, scientifiche e tecniche hanno visto l’apertura di 138 nuove unità, mentre i servizi di alloggio e ristorazione hanno guadagnato 130 nuove imprese.

Performance del commercio al dettaglio

La situazione nel settore commerciale, tuttavia, è meno rosea. Il commercio al dettaglio ha perso 398 imprese, un segnale preoccupante che potrebbe riflettere cambiamenti nei comportamenti di acquisto dei consumatori o la crescente competizione online. D’altro canto, il commercio all’ingrosso si mantiene pressoché stabile, con una leggera flessione di 12 unità, evidenziando una certa resilienza in un contesto di incertezze.

In sintesi, mentre l’Emilia-Romagna continua a generare nuove opportunità imprenditoriali, i numeri di Unioncamere presentano una realtà complessa che richiede un monitoraggio attento da parte degli attori economici e delle istituzioni. È fondamentale che venga prestata attenzione ai settori in difficoltà per garantire uno sviluppo equilibrato della regione nei prossimi mesi.

Ultimo aggiornamento il 23 Ottobre 2024 da Marco Mintillo

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