Sanzioni Usa: tre finanziatori di Hamas colpiti, include un cittadino italiano

Gli Stati Uniti impongono nuove sanzioni a Mohammad Hannoun e altri finanziatori di Hamas, mirate a interrompere le reti di sostegno economico al gruppo terroristico e limitare le sue operazioni.
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Sanzioni Usa: tre finanziatori di Hamas colpiti, include un cittadino italiano - Gaeta.it

Le nuove sanzioni imposte dagli Stati Uniti nei confronti di Hamas in occasione dell’anniversario del tragico attacco del 7 ottobre scorso rappresentano un duro colpo per i sostenitori finanziari del gruppo. In questo contesto, emergono dettagli su Mohammad Hannoun, una figura chiave nel finanziamento di Hamas, accusato di utilizzare attività benefiche come copertura per convogliare fondi all’ala militare dell’organizzazione.

Le sanzioni del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti

Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha ufficialmente annunciato l’imposizione di nuove sanzioni su tre individui e un ente di beneficenza, identificati come principali sostenitori di Hamas. Queste misure mirano a interrompere le reti di finanziamento che supportano le attività terroristiche del gruppo, notoriamente attive anche sotto le mentite spoglie di opere di carità. La Segretaria del Tesoro, Janet Yellen, ha dichiarato che “le operazioni di Hamas e dei suoi alleati destabilizzanti saranno costantemente monitorate e colpite, affinché l’organizzazione non possa né finanziare né perpetrare atti violenti.”

Il comunicato stampa ha specificato che le sanzioni riguardano anche un’istituzione finanziaria controllata da Hamas a Gaza, sottolineando la portata internazionale della raccolta fondi per il gruppo terrorista. Queste misure di pressione sono destinate a limitare le capacità operative di Hamas, soprattutto in un momento così delicato per il conflitto israelo-palestinese.

Mohammad Hannoun e la Charity Association of Solidarity with the Palestinian People

Tra i nomi designati spicca quello di Mohammad Hannoun, riconosciuto come un agente di Hamas sin dal 2013 secondo le informazioni diffuse dai media. Hannoun dirige l’associazione benefica Charity Association of Solidarity with the Palestinian People , accusata di essere coinvolta nel trasferimento di fondi a favore dell’ala militare di Hamas mascherati da aiuti umanitari. Questa associazione ha operato in modo tale da rendere difficile per le autorità identificare i legami diretti tra le sue attività e il finanziamento di operazioni terroristiche.

La scelta di utilizzare un ente di beneficenza come mezzo per raccogliere fondi si allinea con una strategia comune tra molti gruppi terroristici, che spesso approfittano della necessità umanitaria per camuffare le loro reali intenzioni. “Le accuse rivolte a Hannoun sono quindi parte di un quadro più ampio che coinvolge la deliberata strumentalizzazione della beneficenza per favorire un’agenda violenta.”

Il profilo degli altri finanziatori sanzionati

Oltre a Hannoun, il Dipartimento del Tesoro ha sanzionato anche altri due importanti finanziatori di Hamas. Hamid Abdullah Hussein Al-Ahmar, un cittadino yemenita attualmente residente in Turchia, è descritto come uno dei principali sostenitori internazionali del gruppo. Al-Ahmar ha servito come membro del Parlamento in Yemen per conto del partito della Fratellanza Musulmana ed è attualmente alla guida della Al-Quds International Foundation, un ente con sede in Libano. Le sue attività sono state associate a una gestione clandestina di investimenti per Hamas, che in passato ha toccato un valore complessivo di oltre 500 milioni di dollari.

Un altro nome sanzionato è Majed Al-Zeer, considerato un rappresentante di alto profilo di Hamas in Germania. Al-Zeer vanta un’importante esperienza nel facilitare raccolte fondi in Europa ed è stato riconosciuto come leader dell’organizzazione dal governo tedesco. La sua attività è stata centrale nel coordinare diverse iniziative di raccolta fondi e nella promozione degli interessi di Hamas in vari paesi europei.

L’importanza della strategia di contrasto alle reti di finanziamento

Le nuove sanzioni rappresentano un tentativo strategico di ostacolare le operazioni di Hamas e di altre entità terroristiche che operano a livello internazionale. La decisione del governo degli Stati Uniti di prendere di mira attori chiave e reti finanziarie indica una determinazione a contrastare non solo le attività militari, ma anche le operazioni economiche sottese al supporto del terrorismo. Le autorità statunitensi continuano a monitorare attentamente le reti di finanziamento, consapevoli del ruolo cruciale che esse svolgono nel perpetuare il conflitto e nel minare la stabilità regionale.

Ultimo aggiornamento il 8 Ottobre 2024 da Marco Mintillo

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