Savona, località ligure ricca di storia e cultura, si propone come capitale italiana della cultura per il 2027. Il dossier presentato al Teatro Chiabrera ha come tema centrale il Mar Mediterraneo e la sua influenza sulla cultura della città. Durante l’evento, ben 41 sindaci, rappresentanti dei Comuni aderenti, hanno messo in evidenza l’unità e l’impegno collettivo nella promozione di questa ambiziosa candidatura.
Il ruolo delle istituzioni nella candidatura
Il direttore di Savona 2027, Paolo Verri, ha illustrato il progetto coinvolgendo un vasto numero di enti e istituzioni locali. Tra i partner figurano l’Università di Genova, la Fondazione De Mari, l’Unione Industriali della provincia di Savona e la Curia, fino alla Camera di Commercio. Questo insieme di attori punta a dare vita a un’ampia rete di collaborazioni che sosterrà l’iniziativa, mettendo in evidenza la sinergia tra pubblico e privato. La presenza di personalità di spicco, come il conduttore televisivo Fabio Fazio, ha aggiunto ulteriore rilievo all’incontro, sottolineando l’importanza che la candidatura riveste per il territorio.
La ricchezza culturale di Savona e dell’entroterra
La candidatura di Savona si fonda su elementi distintivi del suo patrimonio storico-culturale. Il mare rappresenta non solo una risorsa turistica, ma anche un simbolo di identità per la città. Il porto ha globalmente contribuito alla crescita economica e culturale, mentre l’entroterra offre panorami sorprendenti e testimonianze di una tradizione viva. Il dossier celebra l’eredità di quattro donne, figure chiave nella cultura italiana: la cantante lirica Renata Scotto, l’esponente della Costituente Angiola Minella, la scrittrice Milena Milani e la scultrice Renata Cuneo. Queste donne hanno lasciato un segno non solo nel campo artistico, ma anche in quello sociale, fungendo da ispirazione per le nuove generazioni e suggerendo nuove connessioni attraverso l’arte.
Nuove vie per la spiritualità e l’arte
Un aspetto intrigante della candidatura è il progetto per la realizzazione di un’opera contemporanea da collocare nella Cappella Sistina, un sito di grande importanza storica. Questo progetto è destinato a un bando internazionale che invita artisti a interpretare i temi della vita e della morte attraverso la loro arte. La Cappella, costruita dal savonese Papa Sisto IV, offre un collegamento diretto tra Savona e Roma, creando un dialogo tra passato e presente. “Questo dossier segna un’epoca di rinnovamento per Savona,” ha affermato il sindaco Marco Russo. La vera sfida consiste ora nel mantenere viva la partecipazione della comunità e nel trasformare queste idee in azioni concrete per il futuro.
Un cammino verso il futuro
Il progetto “Nuove rotte per la cultura” non si limita a celebrare il passato, ma getta uno sguardo concreto sulle sfide che attenderanno la società del terzo millennio. Paolo Verri ha evidenziato come Savona intenda affrontare temi attuali, come la solitudine, il cambiamento climatico, l’invecchiamento della popolazione e la necessità di competenze culturali e tecnologiche. La candidatura rappresenta una risposta proattiva a queste problematiche, non solo per il bene della città, ma per l’intera comunità regionale e nazionale. Savona si propone come modello di resilienza e apertura, riunendo diverse realtà per affrontare insieme le sfide contemporanee e tracciare un cammino innovativo per il futuro della cultura italiana.
Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Donatella Ercolano