Questo mattina, i lavoratori dell’Aurelia Bis, progetto cruciale per il collegamento tra Albisola Superiore e Savona, hanno organizzato uno sciopero davanti a uno degli ingressi del cantiere. La protesta è scoppiata a causa di un grave ritardo nel pagamento di due mensilità. L’evento desta preoccupazione nel territorio, poiché il completamento di quest’opera è atteso da oltre due decenni e qualsiasi ulteriore fermo potrebbe compromettere l’inaugurazione, prevista per febbraio 2026.
La protesta e la presenza delle istituzioni locali
La situazione si è fatta tesa quando i lavoratori hanno manifestato la loro frustrazione per le difficoltà economiche, evidenziate dalla mancanza di stipendio. Il presidio ha visto la partecipazione di numerosi sindaci e amministratori dei comuni limitrofi, a sottolineare l’importanza dell’opera per l’intera regione. Gianluca Nasuti, sindaco di Albissola Marina, ha dichiarato: “Siamo qui per testimoniare la solidarietà ai lavoratori. Sono 13 anni che il cantiere è attivo e siamo nell’ennesima vertenza. Non è più il tempo delle parole, servono fatti.” Le sue parole rispecchiano un sentimento condiviso tra le autorità locali, che hanno manifestato la loro indignazione per la prolungata incertezza riguardo al futuro del cantiere.
Anche Maurizio Garbarini, sindaco di Albisola Superiore, ha sottolineato la responsabilità di Anas nel gestire questa situazione: “Credo che ciascuno debba fare la propria parte. Anas ha l’obbligo di comunicare in modo chiaro queste difficoltà.” Di fronte all’inevitabile crisi, gli amministratori locali stanno richiedendo un incontro con Anas e la Regione Liguria per discutere delle problematiche emerse.
Storia del progetto dell’Aurelia Bis: ritardi e difficoltà
Il progetto dell’Aurelia Bis ha origini lontane, con lavori che sono iniziati nel 2013. Tuttavia, il fallimento della prima impresa appaltatrice ha comportato un’interruzione quasi totale fino al 2023. Ora, la situazione è ulteriormente complicata dalla presenza di soli 20 operai nell’azienda incaricata di completare i lavori, la ICI , a fronte di 40 iniziali. Su questo gruppo, 8 operai si trovano con contratti in scadenza, rendendo la situazione a dir poco precaria.
I rappresentanti sindacali hanno preso la decisione di richiedere un incontro urgente con il Prefetto. Questo incontro si rende necessario per discutere del pagamento degli stipendi arretrati, in particolare in vista della scadenza promessa dall’azienda per giovedì 21 novembre. La tensione resta alta, poiché molti operai e loro famiglie attendono notizie rassicuranti.
Intervento di Anas e prospettive future
In una nota recente, Anas ha manifestato l’intenzione di intervenire nella questione per alleviare le difficoltà finanziarie dell’azienda costruttrice. L’ente ha annunciato di voler anticipare alcuni pagamenti relativi ai lavori già effettuati, con l’obiettivo di consentire alla ICI di ottenere la liquidità necessaria per procedere con il progetto e onorare gli stipendi dovuti. Tuttavia, la mossa è stata accolta con scetticismo da alcuni lavoratori, che vedono nel ritardo nei pagamenti un segnale di inefficienza e una mancanza di rispetto per il loro lavoro e le loro necessità.
La situazione dell’Aurelia Bis rappresenta, quindi, un caso emblematico delle sfide che affrontano i cantieri pubblici in Italia, dove la complessità amministrativa, le difficoltà finanziarie di imprese appaltatrici e la necessità di standard di sicurezza elevati possono rendere difficile la prosecuzione dei lavori. La speranza è che, con il dialogo tra le parti coinvolte, si possa trovare una soluzione rapida e soddisfacente per tutti.
Ultimo aggiornamento il 18 Novembre 2024 da Elisabetta Cina