La cronaca di Ercolano si tinge di nero con un nuovo tentativo di truffa ai danni di un’anziana. Una vicenda che si conclude fortunatamente con l’arresto di un soggetto noto alle forze dell’ordine. Un caso che offre spunti di riflessione sulla sicurezza degli anziani e sull’abile operato delle forze dell’ordine.
La denuncia e l’immediato intervento delle forze dell’ordine
La vicenda ha inizio con una telefonata al 112, effettuata dalla figlia di un’anziana signora di 87 anni, quando la donna riporta a casa e intuisce che un tentativo di truffa è in atto. Il truffatore, spacciandosi per un maresciallo, si era già messo in contatto con la vittima. La figlia, avvertita della situazione, non esita a contattare i carabinieri, fornendo loro informazioni cruciali sul fatto che il raggiro era in corso. L’anziana signora resta al telefono con il truffatore che utilizza l’astuzia di tenere la vittima immersa nella conversazione per confonderla, in modo da impedirle di chiedere aiuto.
Quando i carabinieri ricevono la chiamata, si attivano rapidamente, giungendo sul luogo dell’incidente in tempo per intercettare il malintenzionato. Si appostano sul pianerottolo, preparandosi ad intervenire al momento giusto. Gli agenti sono consapevoli che il tempo è essenziale, poiché il truffatore potrebbe fuggire o peggiorare la situazione in qualsiasi momento.
L’arresto e i dettagli del raggiro
La scena si complica ulteriormente con l’arrivo del truffatore, un uomo di 44 anni originario di Napoli, che bussa alla porta dell’anziana. La figlia, seguendo i suggerimenti delle forze dell’ordine, apre la porta. In quel preciso momento, il truffatore richiede la consegna di un sacchetto contenente denaro o oggetti di valore, da lui stesso preannunciati come necessari per risolvere presunti problemi legati al servizio.
Nonostante le difficoltà nel mantenere la calma e l’adeguato controllo della situazione, l’intervento dei carabinieri non si fa attendere. Appena dopo la consegna, i militari entrano in azione, bloccando il 44enne mentre tenta di darsi alla fuga. Questo arresto avviene in un contesto critico, dove la prontezza dei carabinieri ha contribuito a evitare che la vittima subisse un ulteriore danno.
In seguito all’arresto, viene effettuata una perquisizione personale che porta al ritrovamento di due smartphone, oggetti che vengono immediatamente sequestrati dalle forze dell’ordine. Il modus operandi del truffatore suggerisce un’esperienza nel settore, e il ritrovamento di tali dispositivi elettronici potrebbe rivelare ulteriori aspetti di altre truffe precedenti.
Accertamenti e analisi del modus operandi
Oltre al sequestro degli smartphone, i carabinieri rintracciano e sequestrano anche lo scooter utilizzato dal malintenzionato per allontanarsi. Questo terzo oggetto sequestrato fa parte di un’analisi più ampia su come questi truffatori operano in modo coordinato e mirato. Si ravvisa in questo caso un bisogno crescente di prevenire truffe simili, investendo in campagne informative su come riconoscere e difendersi da tali rischi.
L’arrestato ora si trova in attesa di giudizio, mentre le indagini continuano per scoprire se ci siano complici o ulteriori attività illecite a suo carico. Questo episodio, purtroppo, è solo uno dei tanti casi che si registrano nel territorio, con le forze dell’ordine che continuano a mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza degli individui più vulnerabili, come gli anziani, a rischio di tali raggiri.
Ultimo aggiornamento il 1 Novembre 2024 da Donatella Ercolano