Scoperta un’attività illecita a Milano: ricettazione di beni rubati in un box

Operazione del Commissariato di Milano smaschera una rete di ricettazione, con il sequestro di beni rubati tra cui borse e gioielli, e coinvolge tre individui cileni denunciati per furto.
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Scoperta un'attività illecita a Milano: ricettazione di beni rubati in un box - Gaeta.it

Il Commissariato centro di Milano ha recentemente portato alla luce un’operazione di polizia che ha svelato un ingente quantitativo di beni rubati, tra cui borse, orologi e gioielli di alta moda. L’intervento ha coinvolto tre individui di origine cilena, denunciati per ricettazione e possesso ingiustificato di strumenti per commettere reati. Quest’operazione mette in evidenza il crescente problema della criminalità legata ai furti e alla vendita di oggetti rubati online.

Le indagini iniziali e il rinvenimento dei beni

Gli agenti della Squadra investigativa del Commissariato hanno avviato le indagini dopo aver notato un’auto sospetta a Corsico, nei pressi di Milano. L’auto, già conosciuta dalle forze dell’ordine per essere legata a episodi di furto, è stata osservata mentre si dirigeva verso un’area con box. Durante il controllo, i poliziotti hanno visto i due occupanti scaricare dei trolley. L’intervento immediato ha portato al rinvenimento di vari oggetti all’interno dei bagagli, inclusi due trolley e due borse da viaggio contenenti tre computer portatili, un paio di cuffie e un passaporto di una donna.

Ulteriori accertamenti hanno rivelato che il materiale era stato rubato nel parcheggio di un outlet a Rodengo Saiano, in provincia di Brescia. Ma non è finita qui: nella parte posteriore dell’auto, gli agenti hanno trovato diversi gioielli, tra cui collane e orecchini appartenenti alla stessa donna derubata, e nel cruscotto un contenitore con due anelli. Nella portiera, invece, sono state rinvenute attrezzature, tra cui punte di trapano, un coltello a lama pieghevole e una forbice, strumenti che si presume siano stati utilizzati per infrangere i vetri delle auto durante i furti.

Le scoperte nella abitazione del principale indagato

Proseguendo nelle indagini, gli agenti hanno ispezionato l’abitazione del 35enne, dove era presente anche la sua compagna di 34 anni. Qui, hanno rinvenuto un vero e proprio bazar di prodotti di lusso: ben 12 borse, sei paia di scarpe, vari zaini, cinture e occhiali di marche prestigiose. Tra i tesori ritrovati, anche due orologi Rolex, simboli indiscutibili del lusso e del valore, contribuendo ad alzare il profilo illecito dell’intera operazione.

Inoltre, è emerso che una parte significativa della merce sequestrata era stata pubblicata su piattaforme di vendita online, suggerendo un sistema di ricettazione ben organizzato. Questa scoperta ha sollevato ulteriori domande sulle reti di distribuzione di beni rubati, rivelando quanto sia complesso il fenomeno della criminalità legata a furti e traffico di merce illecita.

La divulgazione dei beni sequestrati e il coinvolgimento della comunità

Dopo il sequestro, la Questura di Milano ha programmato di pubblicare un elenco di tutti gli oggetti recuperati sul proprio sito ufficiale, nella sezione dedicata alla bacheca oggetti rinvenuti. Questo passo è fondamentale per facilitare il riconoscimento della merce da parte dei legittimi proprietari, nel tentativo di restituire ai cittadini quanto ingiustamente sottratto. La collaborazione della comunità risulta quindi cruciale affinché si possano identificare e riportare i beni al loro proprietario originale.

L’attività di polizia continua a monitorare il territorio per prevenire ulteriori episodi di furto e per garantire la sicurezza dei cittadini, dimostrando così l’importanza dell’azione diretta contro la criminalità e delle investigazioni approfondite che possono portare a risultati positivi nella lotta alla delinquenza.

Ultimo aggiornamento il 8 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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