Scoperte archeologiche sottomarine a Grado: l’indagine dell’Università di Udine sui resti romani

Indagini archeologiche subacquee attorno a Grado rivelano importanti reperti romani, tra cui relitti e un’ara funeraria, coinvolgendo studenti nel progetto Aquileia Waterscape per valorizzare il patrimonio culturale locale.
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Scoperte archeologiche sottomarine a Grado: l'indagine dell'Università di Udine sui resti romani - Gaeta.it

L’area marittima attorno a Grado, ricca di storia e patrimonio archeologico, è stata protagonista di una serie di indagini condotte dall’Unità di Archeologia Subacquea dell’Università di Udine. L’iniziativa mira a ricostruire il paesaggio archeologico, risalente all’epoca romana, e a mettere in luce alcuni dei suoi resti più significativi, tra cui relitti navali, un’ara funeraria e strutture sommerse di notevole importanza storica.

La campagna di indagini: progetto Aquileia Waterscape

La campagna di indagini rappresenta la prima fase del progetto Aquileia Waterscape, promosso dal Dipartimento di Studi Umanistici e Patrimonio Culturale dell’Università. Questo progetto si propone di esplorare e analizzare le acque che circondano Grado, le quali un tempo erano parte della periferia di Aquileia, uno dei centri più rilevanti della civiltà romana. Le indagini sono state deliberate e pianificate in dettaglio, coinvolgendo sia ricercatori esperti che studenti, per garantire una formazione pratica e diretta in ambito archeologico. Le attività subacquee hanno dato risultati significativi, fornendo nuove informazioni per la comprensione della storia locale.

Il rettore Roberto Pinton e il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, hanno illustrato l’esito delle ricerche durante un incontro che ha visto la partecipazione di molti esperti e appassionati. Pinton ha sottolineato l’importanza della formazione pratica offerta agli studenti durante queste ricerche, evidenziando come l’integrazione tra studio e pratica sia fondamentale per una formazione completa nel settore del patrimonio culturale.

Scoperte significative: le Piere di San Gottardo e l’ara funeraria

Tra i siti di maggior interesse emersi dalle indagini vi sono le Piere di San Gottardo, situate a circa 1,5 chilometri a sud-est della bocca lagunare di Grado. Queste strutture non solo sono un’importante testimonianza archeologica, ma anche il luogo dove sono stati rinvenuti alcuni monumenti funerari risalenti al II secolo d.C., oltre a un’ara funeraria inedita recentemente scoperta. Tali reperti sono stati recuperati tra il 1933 e il 1985, mentre le nuove ricerche hanno fornito ulteriori dettagli sui rituali funerari e sulle pratiche culturali dell’epoca.

La presenza di un tecnico subacqueo della Soprintendenza, Francesco Dossola, ha ulteriormente facilitato le operazioni di ricerca, assicurando un rigoroso rispetto delle normative patrimoniali e archeologiche. Questi ritrovamenti contribuiscono a delineare il quadro di vita e di morte delle comunità romane che abitavano la regione, offrendo una finestra sull’importanza commerciale e culturale di Grado durante l’epoca romana.

Il contributo degli studenti e la visione culturale della Regione

Un aspetto fondamentale del progetto Aquileia Waterscape è il coinvolgimento attivo degli studenti nel processo di ricerca. Questo approccio pratico permette ai partecipanti di acquisire competenze reali e approfondire la loro conoscenza del patrimonio culturale. Il rettore Pinton ha rimarcato come l’apporto degli studenti non solo avvantaggi il progetto stesso, ma rappresenti anche un investimento nella loro formazione futura, confermando l’impegno dell’Università di Udine nel preparare professionisti qualificati nel campo dell’archeologia e della cultura.

Il vicepresidente Anzil ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza della regione nel panorama culturale europeo, affermando che Friuli Venezia Giulia sta investendo considerevoli risorse per qualificarsi come una delle Regioni faro in Italia per la cultura. La promozione del patrimonio storico e culturale è vista come un mezzo per valorizzare il territorio e attrarre turismo, fondamentale per l’economia regionale. Gli investimenti programmati mirano a moltiplicare gli effetti positivi della valorizzazione storica, creando opportunità sia per la comunità locale che per i visitatori.

Le scoperte archeologiche a Grado rappresentano quindi un importante passo avanti nella comprensione della storia romana e nella valorizzazione del patrimonio culturale, contribuendo a costruire una narrazione più ricca e dettagliata della regione.

Ultimo aggiornamento il 8 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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