Scuola media di Scanzano: intervento dei carabinieri dopo aggressione a insegnante

Tensione alla scuola media di Scanzano dopo l’aggressione di genitori a un’insegnante. Carabinieri garantiranno sicurezza al rientro in aula, mentre indagini chiariranno le accuse di molestie.
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Scuola media di Scanzano: intervento dei carabinieri dopo aggressione a insegnante - Gaeta.it

La situazione alla scuola media di Scanzano, a Castellammare di Stabia, si fa tesa in seguito a un episodio di violenza avvenuto nei giorni scorsi. Domani, per garantire la sicurezza al rientro in aula dopo le vacanze, una squadra di carabinieri sarà presente all’ingresso dell’istituto. L’episodio che ha scatenato il caos riguarda l’aggressione di circa trenta genitori nei confronti di un’insegnante di sostegno. Le autorità hanno deciso di prendere precauzioni non solo per la sicurezza dell’istruttrice, attualmente in malattia per un trauma cranico, ma anche per evitare ulteriori tensioni all’interno della comunità scolastica.

L’aggressione e le sue conseguenze

La docente coinvolta nell’aggressione non sarà presente a scuola, essendo ancora in convalescenza. Al centro delle polemiche ci sono accuse di molestie sessuali avanzate da alcuni genitori nei confronti della professionista. Tali affermazioni stanno alimentando un clima di contestazione, con alcune famiglie che minacciano di ritirare i propri figli dalla scuola se non verrà allontanata l’insegnante. Questa situazione ha portato anche a una crescente divisione all’interno della comunità, con genitori schierati pro e contro.

Il direttore dell’istituto, Donatella Ambrosio, ha preso una posizione netta. Ha chiesto un ambiente sereno e ha rimarcato che l’istituzione scolastica deve rimanere un luogo di apprendimento e non di violenza. La preside ha sottolineato l’importanza di evitare accuse infondate e ha richiamato all’attenzione le indagini in corso da parte delle forze dell’ordine, che stanno cercando di fare chiarezza su una vicenda complessa.

Indagini e tensioni sociali

Parallelamente, i carabinieri stanno conducendo indagini mirate. Finora non sono emersi elementi che potessero giustificare le accuse contro l’insegnante, e le verifiche su telefoni cellulari non hanno rivelato video compromettenti o prove tangibili delle molestie. Tuttavia, alcune madri continuano a sostenere le loro affermazioni sui social network. È chiaro che la vicenda ha generato divisioni e risentimenti, complicando ulteriormente la situazione.

Le indagini hanno scovato anche un clima già difficile intorno alla docente. Recentemente, la stessa insegnante aveva preso provvedimenti disciplinari nei confronti di uno studente sorpreso a fumare nei bagni, un’azione che aveva attirato critiche da parte di alcuni genitori. Oltre a questo episodio, la docente ha subito un attacco ai suoi profili social e minacce di morte, aggravando il suo stato di salute e sicurezza personale.

Azioni future e attenzione istituzionale

Per garantire una gestione appropriata della situazione all’interno della scuola, l’Ufficio scolastico regionale ha disposto l’invio di ispettori che si recheranno a Scanzano nei prossimi giorni. I loro compiti includeranno la valutazione delle circostanze attuali, ma anche la consultazione con tutte le parti coinvolte per ripristinare la normalità.

La presenza dei carabinieri all’ingresso della scuola rappresenta un passo fondamentale per rassicurare genitori e studenti mentre si cerca di ricreare un ambiente di apprendimento sereno. Nonostante la vicenda complessa, è essenziale che le indagini seguano il loro corso e vengano rispettati i diritti di tutti, senza cadere in atti di violenza o minaccia. La speranza è che questo capitolo possa chiudersi in tempi brevi, permettendo alla comunità scolastica di guardare avanti.

Ultimo aggiornamento il 17 Novembre 2024 da Sara Gatti

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