Sequestro di smartphone in carcere: operazioni della Polizia Penitenziaria a Sant’Angelo dei Lombardi

Problemi di sicurezza nel carcere di Sant’Angelo dei Lombardi: ritrovati tre smartphone e sostanze stupefacenti, sollevando preoccupazioni su gestione e controllo all’interno della struttura penitenziaria.
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Sequestro di smartphone in carcere: operazioni della Polizia Penitenziaria a Sant'Angelo dei Lombardi - Gaeta.it

Recenti eventi hanno messo sotto la luce i problemi di sicurezza nel carcere di Sant’Angelo dei Lombardi, ubicato nella provincia di Avellino. Durante un’operazione di controllo da parte delle autorità, sono stati trovati tre smartphone all’interno della struttura, un fatto che ha sollevato interrogativi sulla gestione della sicurezza e sul potenziale uso illecito di apparecchiature vietate nell’istituto penale.

Smartphone ritrovati: come sono stati sequestrati

Il sequestro dei dispositivi telefonici è avvenuto su segnalazione del segretario regionale dell’Osapp, Vincenzo Palmieri. Due dei tre smartphone sono stati trovati occultati nelle celle di altri detenuti, segno di un tentativo di eludere i controlli di sicurezza. Il terzo cellulare, invece, era nascosto all’interno di un frigorifero situato nelle aree comuni della sezione carceraria. Questi ritrovamenti evidenziano un problema di sfruttamento delle tecnologie da parte di chi è detenuto, il quale può utilizzare i telefoni per comunicare con l’esterno, eludendo così le restrizioni imposte dal regime penitenziario.

Il rinvenimento di questi dispositivi porta a interrogarsi sulle misure di sicurezza adottate all’interno delle strutture carcerarie. L’ingresso di oggetti vietati non solo compromette l’integrità dell’ambiente carcerario, ma pone anche a rischio la sicurezza pubblica, in quanto può facilitare attività illecite e comunicazioni non autorizzate tra detenuti e persone esterne.

Incidenti recenti: controlli e scoperta di sostanze illecite

A pochi giorni di distanza dal ritrovamento degli smartphone, un ulteriore incidente ha coinvolto il personale del carcere. Un dipendente di una ditta esterna, in servizio per la manutenzione della casa circondariale, è stato fermato dal Nucleo cinofilo della Polizia Penitenziaria. Durante il controllo, sono state trovate alcune dosi di sostanze stupefacenti all’interno della sua auto. Questo episodio ha destato preoccupazione riguardo a potenziali collusioni tra personale esterno e detenuti.

Il dipendente è stato denunciato e immediatamente allontanato dall’istituto penale. L’episodio evidenzia la necessità di un monitoraggio costante e rigoroso dei dipendenti esterni, in particolare della loro condotta e dei materiali che portano con sè in carcere. La sicurezza all’interno delle carceri richiede sinergia tra le forze dell’ordine e il personale penitenziario, per garantire un ambiente controllato e libero da influenze esterne indesiderate.

Le autorità stanno collaborando per migliorare i sistemi di sicurezza, con l’intento di ridurre il rischio di contrabbando di beni e sostanze illecite. La situazione a Sant’Angelo dei Lombardi rappresenta un campanello d’allarme che richiede una riflessione profonda e misure concrete da parte dei responsabili della sicurezza carceraria.

Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Elisabetta Cina

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